Storia
Tra       le località turistiche più note in Sardegna e nel mondo,       spicca senza dubbio la Costa Smeralda, così chiamata per il suo       mare color smeraldo. L’idea di far nascere la Costa Smeralda cominciò a       prendere forma verso la fine degli anni Cinquanta e l’inizio degli anni       Sessanta, quando un gruppo di industriali e di finanzieri internazionali       decise di acquistare numerosi terreni sul mare nel comune di Arzachena       e di Olbia nel nord della Gallura.
Questi territori, bellissimi in un mare puro e incontaminato,       attirarono l’attenzione del principe KARIM AGA KHAN IV, ventiduenne,       studente all’università americana. Il principe ed i suoi amici, acquistarono in brevissimo tempo, oltre tremila ettari adiacente il mare gallurese. Su questi territori sorsero       ben presto degli alberghi, i primi in assoluto entrarono in funzione       già nel 1963 e nel 1964, dando vita ad una espansione urbanistica       che non si sarebbe arrestata e ad uno sviluppo economico dell’intero       nord Sardegna (Gallura).
Nella costruzione della Costa Smeralda si cercò il       più possibile di tutelare il paesaggio, considerato il bene più prezioso       da proteggere. Furono create delle regole ben precise da rispettare affinchè questo       ambiente rimanesse “perfetto” e libero da ogni capriccio dettato       dalle esigenze prettamente mondane e passeggere.
Possiamo ricordare alcune di queste particolari norme       per comprendere meglio il fenomeno COSTA SMERALDA:
- tutte le condotte, elettriche, telefoniche devono essere sotterranee;
- in tutto il territorio della Costa Smeralda sono proibiti cartelloni         pubblicitari di qualsiasi tipo;
- sono assolutamente proibiti i campeggi e specificatamente la sistemazione         di tende, roulottes e simili.
Inoltre, sempre per proteggere e per tutelare il territorio       e l’ambiente naturale, fu proibito piantare molti tipi di piante, fra       cui l’eucalipto, le palme di alto fusto, il pino di qualsiasi varietà ,       il pioppo euroamericano ed il salice piangente, per evitare l’introduzione       di piante che ricordassero paesaggi utopistici e paradisiaci e che non       fossero in linea con l’ambiente originario della costa gallurese.La capitale       della Costa Smeralda è Porto Cervo, cuore pulsante di questo splendido       luogo, da molti chiamata la città invisibile, architettonicamente       parlando fatta prevalentemente di archi e di pietre, usati come ornamento,       che si sostengono a vicenda.
I suoi simboli sono tre alberghi che da sempre rappresentano       la Costa Smeralda:  l’hotel Cervo, l’hotel Pitrizza e l’hotel Cala di Volpe, sedi esclusive per un turismo di elite.





