SCUSATE SE PARLO DI MARIA – PALAZZO DELLA FRUMENTARIA -SASSARI – 16 MAGGIO-30 SETTEMBREEXCUSE ME IF I SPEAK OF MARY – PALAZZO DELLA FRUMENTARIA -SASSARI – MAY 16 TO SEPTEMBER 30 Reviewed by admin on . Le mostre a Sassari "Scusate se parlo di Maria" Una selezione di dipinti dalle Civiche Raccolte di Sassari Sassari - Palazzo della Frumentaria, 16 maggio – 30 s Le mostre a Sassari "Scusate se parlo di Maria" Una selezione di dipinti dalle Civiche Raccolte di Sassari Sassari - Palazzo della Frumentaria, 16 maggio – 30 s Rating:

SCUSATE SE PARLO DI MARIA – PALAZZO DELLA FRUMENTARIA -SASSARI – 16 MAGGIO-30 SETTEMBREEXCUSE ME IF I SPEAK OF MARY – PALAZZO DELLA FRUMENTARIA -SASSARI – MAY 16 TO SEPTEMBER 30

scusa

Le mostre a Sassari

“Scusate se parlo di Maria”
Una selezione di dipinti dalle Civiche Raccolte di Sassari
Sassari – Palazzo della Frumentaria, 16 maggio – 30 settembre
Inaugurazione giovedì 16 maggio alle ore 18.30
chiuso lunedì e festivi.

Comune di Sassari – Rete Thamus
In collaborazione con Fondazione
Logudoro Meilogu,
Antonello Cuccu e l’Accademia di
Belle Arti “M. Sironi”,
Allestimento a cura di Antonello
Cuccu e Marta Meloni
Realizzazione: Artigianato & Design

L’originale allestimento propone un percorso nell’arte, nella cultura e nella società sarde attraverso le collezioni del Comune di Sassari che ritraggono la figura femminile. La mostra è l’occasione per riscoprire opere troppo spesso rinchiuse nei depositi o distrattamente appese in uffici e corridoi. Il filo conduttore scelto è la donna, intesa come soggetto e oggetto di rappresentazione, in opere pittoriche e grafiche che dal Rinascimento alla contemporaneità parlano di un mondo al femminile che resiste alle semplificazioni e agli stereotipi.
La figura di Maria evocata dal titolo (omaggio a Gaber) non mira a limitare il ruolo della donna, ma anzi “evoca un mondo di ricche suggestioni, dal sacro al profano, unisce gli opposti mostrandoli una sola cosa”.
In mostra, inoltre, video-interviste realizzate negli spazi della città (a cura dell’Accademia cittadina di Belle Arti) raccolgono le opinioni della gente comune, offrendo uno sguardo diverso, a tratti sorprendente, su un passato artistico che, nel momento in cui è fruito pubblicamente, torna presente. L’interessante lavoro è stato realizzato dagli studenti del corso di Nuove Tecnologie dell’Arte con la supervisione del docente di Elementi di Produzione Video, Davide Bini. Dieci opere in giro tra le strade e le scuole della città, un centinaio d’interviste per raccogliere quello che generalmente si deposita nell’inconscio individuale e collettivo, senza attraversare il gioco dell’espressione.scusa

The exhibitions in Sassari

“Excuse me if I speak of Mary”
A selection of paintings from the Municipal Collections of Sassari
Sassari – Palace of Frumentaria, May 16 to September 30
Opening Thursday, May 16 at 18:30
closed Mondays and holidays.

Municipality of Sassari – Network Thamus
In collaboration with the Foundation
Logudoro Meilogu,
Antonello Cuccu and the Academy of
Fine Arts “M. Sironi “,
Set up by Antonello
Cuccu and Marta Meloni
Construction: Craft & Design

The original exhibition offers a course in art, culture and society through the collections of the Sardinian city of Sassari depicting the female figure. The exhibition is an opportunity to rediscover works too often locked up in warehouses or carelessly hung in offices and corridors. The theme chosen is the woman, understood as subject and object of representation, pictorial and graphic works from the Renaissance to the contemporary world to speak of a female who resists simplifications and stereotypes.
The figure of Mary evoked by the title (homage to Gaber) is not to limit the role of women, but rather “evokes a world of magical and, from the sacred to the profane, unites the opposites showing them a single thing.”
The exhibition also video-interviews conducted in the spaces of the city (town by the Academy of Fine Arts), collect the opinions of ordinary people, offering a different look, sometimes surprising, on a artistic past that, when is received publicly, back there. The interesting work has been done by the students of the New Technologies of Art under the supervision of a professor of Elements of Video Production, David Bini. Ten works around the streets and schools of the city, a hundred interviews to collect what is generally deposited in the unconscious individual and collective expression without going through the game.

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