NEW YORK LOW COST DA VIVERE IN TRE GIORNI Reviewed by admin on . New York low cost da vivere in 3 giorni Un fine settimana lungo, magari, dal venerdì al lunedì. E non a Londra, Parigi o Lisbona. Ma a New York e, per i più ton New York low cost da vivere in 3 giorni Un fine settimana lungo, magari, dal venerdì al lunedì. E non a Londra, Parigi o Lisbona. Ma a New York e, per i più ton Rating: 0

NEW YORK LOW COST DA VIVERE IN TRE GIORNI

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Per questo il 2018 ptrebbe essere l’anno della svolta e del nuovo record di presenze dei nostri connazionali: gli italiani che ogni anno visitano la città sono saliti nel 2016 a 531mila su un totale di 60 milioni e la barriera dei 600 mila visitatori tricolori potrebbe crollare il prossimo anno. Per accompagnare la crescita del turismo l’Ente del turismo di New York (NYC & Company, www.nycgo.com) ha raccolto una serie di offerte per vivere la Grande Mela senza spendere un occhio e attirare i passeggeri italiani pronti al mordi e fuggi intercontinentale in hotel, ristoranti, musei, o teatri di Broadway che si adeguano e offrono sconti e tariffe speciali.

Le proposte dell’Ente finanziato dalla città guidata da Bill de Blasio e da oltre 3mila aziende suggerisce di vivere il più possibile la città partendo dalle passeggiate nei quartieri più caratteristici. Per esempio si può iniziare da un tour ad Astoria, il quartiere greco, o Queens, aiutati da Big Apple Greeter, l’associazione no profit che organizza tour in tutta la città gratuitamente con oltre 300 volontari che parlano oltre 20 lingue, italiano incluso. Fondata nel 1993, è la prima ad offrire un servizio di questo tipo ai visitatori che possono scegliere luogo e idioma. Per poter prenotare è necessario inviare una richiesta attraverso il sito http://bigapplegreeter.org. Ben accette le offerte online a fine giro.

Tra i luoghi preferiti dalle guide ci sono il Museum of the Moving Images che costa 15 dollari ma propone il venerdì gratis dalle 16 alle 20 e include un’ala interamente dedicata ai Muppets di Jim Henson; il Socrates Sculpture Park, parco pubblico dove gli artisti lavorano le proprie istallazioni circondato da vere e proprie orpere d’arte murali incastonate tra i palazzi del quartiere; non lontano c’è il Noguchi Museum, con biglietto normalmente a 10 dollari ma ingresso gratuito il primo venerdì di ogni mese. Inoltre, fino a gennaio, da non perdere la mostra gratuita, prenotabile online come gran parte della attrazioni newyorkesi, “Volez Voguez Voyagez – Louis Vuitton” ospitata all’interno dello storico edificio dell’American Stock Exchange, dedicata alla maison Vuitton.

Per Soho-Chinatown ai primi posti per preferenze c’è “Free Tours by Foot”, associazione che offre visite gratuite a offerta libera. Da non mancare i negozi sulla Broadway verso Canal Street, il mercatino delle pulci Brooklyn Flea (al coperto l’inverno) e Nom Wah Tea Parlour, il primo ristorante di dumplings a New York (nato nel 1920) paragonabile ad una tipica e rumorosa trattoria italiana a prezzi molto contenuti.

Un’altra offerta per risparmiare cade nei primi due mesi dell’anno, quando è possibile assistere a spettacoli di punta nella Capitale del musical a prezzi convenienti: La “Nyc Broadway Week” (16 gennaio – 4 febbraio 2018) offre due biglietti al prezzo di uno per assistere ai migliori spettacoli di Broadway. Questa promozione si ripete due volte all’anno, in inverno e estate. Anche la “Nyc Attractions Week” (29 gennaio – 11 febbraio 2018) consente di acquistare due biglietti al prezzo di uno in diverse attrazioni, tour o teatri mentre la ”Nyc Off-Broadway Week” (12-25 febbraio 2018) offre due biglietti al prezzo di uno per assistere ad alcuni tra i migliori spettacoli di Off-Broadway.

È possibile spendere meno anche nei pernottamenti, di solito non proprio abbordabili da queste parti: nel 2016, secondo i dati della stessa municipalità Usa, il costo medio di una stanza ha toccato i 281 dollari e un tasso di occupazione degli hotel è vicino all’87%. A Manhattan i consigli dell’Ente del Turismo puntano al Moxy la nuova catena che strizza l’occhio ai millennials – con stanze più piccole di altre catene ma studiate per non opprimere il cliente – oltre a discoteca e lounge bar, lanciata dalla catena Marriott a Milano nel 2014. I prezzi partono da 139 dollari per notte (124 euro) in doppia a pochi metri da Times Square, 150 dollari in meno rispetto alla media. La struttura ha lanciato di recente le crashpad, stanze da 12 metri quadri nate per ammorbidire i postumi da sbronza (o proseguire la notte in buona compagnia), prenotabili a 99 dollari come un drink tramite menù, direttamente dalla terrazza con bar, una delle migliori da cui ammirare i 380 metri dell’Empire State Building.

In zona, a prezzi più convenienti della media newyorkese c’è anche l’hotel Row col suo ristorante City Kitchen con tanto di dj in sala mentre se cercate una vista sulla città da quartieri alternativi ci sono le strutture di Astoria: sono segnalati l’Hotel Z, il Rave e il Paper Factory. Tra poche settimane invece partirà la Nyc Restaurant Week (22 gennaio – 9 febbraio 2018) promozione che coinvolge oltre 350 ristoranti nei cinque distretti che offrono menu speciali a tre portate a prezzo fisso (ma bevande, mance e tasse sono escluse): 29 dollari a pranzo e 42 a cena che nella città che non dorme mai non sono molti per un pasto di qualità.

E per lo shopping, rimanendo nel distretto di New York ed escludendo i grandi gli outlet del New Jersey, ai primi posti per convenienza c’è uno dei capisaldi della spesa a basso costo, il “Century 21” nell’area del World Trade Center, in attesa dell’apertura nel 2018 dell’Empire Outlet a Staten Island, la prima struttura del genere nell’area newyorkese.



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