LA COSCIENZA DI ZENO – TEATRO MASSIMO – CAGLIARI – 19-20-21-22-23 MARZO 2014THE CONSCIENCE OF ZENO – MASSIMO THEATRE – CAGLIARI – MARCH 19-20-21-22-23,2014
La coscienza di Zeno, pubblicato nel 1923, è il romanzo più maturo e originale di Svevo. In esso si riassume l’esperienza umana di Zeno Cosini, il quale racconta la propria vita in modo così ironicamente disincantato e distaccato che l’esistenza gli appare tragica e insieme comica. Zeno ha maturato alcune convinzioni: la vita è lotta; l’inettitudine non è più un destino individuale, ma un fatto universale; la vita è una “malattia”; la nostra coscienza un gioco comico e assurdo di autoinganni più o meno consapevoli. Il romanzo possiede un’architettura particolare: l’autore abbandona il modulo ottocentesco del romanzo narrato da una voce anonima ed estranea al piano della vicenda e adotta l’espediente del memoriale, del diario, in cui la narrazione si svolge in prima persona e non presenta gli avvenimenti nella loro successione cronologica lineare, ma inseriti in un tempo tutto soggettivo che mescola piani e distanze. Il protagonista non è più una figura a tutto tondo, un carattere, ma è una coscienza che si costruisce attraverso il ricordo, ovvero di Zeno esiste solo ciò che egli intende ricostruire attraverso la propria coscienza. All’interno del memoriale, l’autobiografia appare un gigantesco tentativo di autogiustificazione da parte dell’inetto Zeno che vuole dimostrarsi innocente da ogni colpa nei rapporti con il padre, con la moglie, con l’amante e con il rivale Guido, anche se comunque traspaiono ad ogni pagina i suoi impulsi reali che sono ostili ed aggressivi, a volte addirittura omicidi. Con Zeno, Svevo approfondisce la sua diagnosi della crisi dell’uomo contemporaneo che è tanto più grande quanto maggiore ne è l’autoconsapevolezza. I suoi personaggi, ridotti a subire la vita con una sofferenza rassegnata ed insieme lucidamente consapevole, riflettono la crisi dell’uomo del primo Novecento che, sotto apparenti certezze, avverte il vuoto, causa principale dell’inquietudine e dell’angoscia esistenziale. Per questo l’opera di Svevo è idealmente vicina a quella di Pirandello, Joyce, Proust: essa testimonia il male dell’anima moderna.
Il romanzo si apre con la Prefazione, lo psicanalista “dottor S.” induce il paziente Zeno Cosini, vecchio commerciante triestino, a scrivere un’autobiografia come contributo al lavoro psicanalitico. Poiché il paziente si è sottratto alle cure prima del previsto, il dottore, per vendicarsi, pubblica il manoscritto. Nel preambolo Zeno racconta il suo accostarsi alla psicanalisi e l’impegno a scrivere il suo memoriale, raccolto intorno ad alcuni temi ed episodi
Il fumo racconta dei vari tentativi attuati dal protagonista per guarire dal vizio del fumo, che rappresenta la debolezza della sua volontà. Ne La morte di mio padre è raccontato il difficile rapporto di Zeno con il padre, che culmina nello schiaffo dato dal genitore morente al figlio. In Storia del mio matrimonio Zeno è alla ricerca di una moglie. Frequenta casa Malfenti e si innamora di una delle quattro figlie del padrone di casa, Ada, la più bella. Viene però respinto e, dopo essere stato rifiutato da un’altra sorella, viene accettato dalla materna e comprensiva Augusta. Nel capitolo La moglie e l’amante Zeno rievoca la relazione con Carla; egli non sa decidersi fra l’amore per la moglie e quello per l’amante, finché è quest’ultima a troncare il rapporto. Il capitoloStoria di un’associazione commerciale è incentrato sull’impresa economica di Zeno e del cognato Guido. Sull’orlo del fallimento, Guido inscena il suicidio per impietosire i familiari, ma muore.
Qui terminano i capitoli del memoriale. Zeno, abbandonato lo psicanalista, scrive un altro capitolo, intitolato Psicoanalisi, in cui spiega i motivi dell’abbandono della cura e proclama la propria guarigione. Il protagonista indica l’idea che lo ha liberato dalla malattia: «La vita attuale è inquinata alle radici»; in definitiva, l’unico mezzo per essere sani è l’autoconvicimento di esserlo.
Protagonista de “La coscienza di Zeno” nell’allestimento del Teatro Carcano di Milano, nel ruolo di Zeno Cosini, Giuseppe Pambieri, attore tra i più versatili della scena italiana, mentre la regia è affidata a uno dei maestri del teatro italiano e internazionale, Maurizio Scaparro.
Nell’adattamento di Tullio Kezich del 1964 il romanzo è stato portato sulle scene italiane da Alberto Lionello (1964), Giulio Bosetti con la regia di Egisto Marcucci (1987), Massimo Dapporto con la regia di Piero Maccarinelli (2002).
Italo Svevo
Pseudonimo del triestino Ettore Schmitz, Italo Svevo è l’autore di numerosi racconti, testi teatrali e i noti romanzi “Una vita” (1892), “Senilità” (1898) e “La coscienza di Zeno” (1923). Compiuti gli studi in Germania, visse a Trieste, città multietnica (facente allora parte dell’Impero Austro-Ungarico) e intrisa di culture eterogenee. All’attività letteraria si affianca, sulla spinta delle difficoltà economiche, il lato più prosaico della vita con un impiego in banca e successivamente per il quale viaggerà tra la Francia e l’Inghilterra. La scrittura resta la sua prima e vera passione, ravvivata dall’incontro a Trieste con James Joyce; scoperto da Montale e apprezzato in Francia grazie ai critici Valéry, Larbaud e Benjamin Crémieux, Svevo è il creatore del romanzo d’avanguardia, in cui al tempo oggettivo si sostituisce quello della coscienza. Partito da moduli veristici e dallo psicologismo francese, lo scrittore, forse il più europeo tra i narratori del Novecento italiano, rivela la crisi dell’uomo moderno, la caduta dei dogmi e delle certezze e insieme dell’illusoria speranza di determinare il proprio destino.
Tullio Kezich
Critico cinematografico, sceneggiatore e drammaturgo, il triestino Tullio Kezich (1928-2009) comincia a scrivere recensioni da adolescente, per approdare poi alla professione giornalistica, diventando uno tra i critici cinematografici più apprezzati ed autorevoli del nostro paese. Ha scritto tra gli altri per Panorama, Repubblica e il Corriere della Sera. Collabora anche alle sceneggiature de “Il Posto” e “La Leggenda del Santo Bevitore” di Ermanno Olmi. Firma volumi come “Federico. Fellini, la vita e i film” (Feltrinelli), biografia ufficiale del regista cui è dedicato anche “ Su La Dolce Vita con Federico Fellini. Giorno per giorno la storia di un film che ha fatto epoca” (Marsilio), nonché “Fellini del giorno dopo. Con un alfabetiere felliniano” e “Fellini”. Dal romanzo di Svevo “La coscienza di Zeno”, cura insieme al regista Daniele D’Anza l’adattamento televisivo per lo sceneggiato del 1966 e della miniserie tivvù del 1988; e sempre per il piccolo schermo firma anche la sceneggiatura di un “Don Chisciotte” per la regia di Scaparro e la trasposizione del dostoevskiano “Delitto e Castigo”.
Con Giuseppe Pambieri
e con Enzo Turrin, Giancarlo Condé
e (in ordine alfabetico) Silvia Altrui, Livia Cascarano, Guenda Goria, Marta Ossoli,
Antonia Renzella, Raffaele Sinkovic, Anna Paola Vellaccio, Francesco Wolf
scene Lorenzo Cutùli
costumi Carla Ricotti
musiche Giancarlo Chiaramello
regia Maurizio Scaparro
mercoledì 19 Marzo 2014, ore 20.30 – turno A
giovedì 20 Marzo 2014, ore 20.30 – turno B
venerdì 21 Marzo 2014, ore 20.30 – turno C
sabato 22 Marzo 2014, ore 20.30 – turno D
domenica 23 Marzp 2014, ore 19 – turno E
Per informazioni e acquisto rivolgersi alla biglietteria del Teatro Massimo
(ingresso in via De Magistris), dalle ore 15 alle ore 19.30 dal Lunedì al venerdì.
tel. +39 345.4894565
biglietteria@cedacsardegna.it
info cedac@cedacsardegna.it
www.cedacsardegna.itZeno’s Conscience , published in 1923 , the novel is more mature and original Alb. In it sums up the human experience of Cosini Zeno , who tells his own life so disenchanted and ironically detached appears that the existence of the tragic and comic together . Zeno has gained some beliefs : life is a struggle ; ineptitude is no longer an individual destiny , but a universal fact , life is a “disease” , our consciousness play a comical and absurd self-deception more or less conscious . The novel has an architecture notably: the author leaves the form of the nineteenth-century novel narrated by an anonymous voice and alien to the plane of each other and adopt the expedient of the memorial , the diary, in which the narrative takes place in first person and not presents the events in their chronological order linear but incorporated in a time entirely subjective that mixes plans and distances. The protagonist is no longer a figure in the round, a character, but a consciousness that is constructed through memory , or Zeno exists only through what he intends to rebuild his own conscience. Inside the memorial, the autobiography is a gigantic effort of self-justification by dell’inetto Zeno who wants to prove innocent of any blame in the relationship with his father, with his wife , his mistress and his rival Guido , although however transpire on every page his real impulses that are hostile and aggressive , sometimes even murder . With Zeno , Svevo deepens his diagnosis of the crisis of contemporary man who is so much greater , the greater is its self-awareness. His characters , reduced to endure life with a resigned suffering together and clearly conscious , reflecting the crisis of the early twentieth century that , under apparent certainties , warns the vacuum , the main cause of anxiety and angst . For this reason the work of Svevo is ideally close to that of Pirandello , Joyce, Proust : it bears witness to the evil of the modern soul .
The novel opens with the Preface , the psychoanalyst ” Dr. S.” causes the patient Zeno Cosini old merchant from Trieste , to write an autobiography as a contribution to psychoanalytic work . Because the patient was removed from the care ahead of schedule, the doctor , to take revenge , publish the manuscript . In the preamble Zeno talks about his approach to psychoanalysis and the commitment to write his memoir , gathered around a few themes and episodes
The smoke tells of the various attempts made by the protagonist to cure the habit of smoking , which is the weakness of his will. In The death of my father has told of Zeno the difficult relationship with his father, which culminates in the slap given by the parent to the child dying . In the history of my marriage Zeno is looking for a wife. He attended Malfenti home and falls in love with one of the four daughters of the landlord , Ada, the most beautiful. Is blocked, however , and after being rejected by another sister , is accepted by the nursery and including Augusta . In the chapter ‘s wife and her lover Zeno recalls his relationship with Carla , he can not decide between his love for his wife and one for the lover , as long as the latter is to sever the relationship . The capitoloStoria trade association focused on the company ‘s economic and Zeno ‘s brother Guido . The verge of bankruptcy , Guido staged suicide to pity the family , but dies.
Here ends the chapters of the memorial. Zeno , abandoned the psychoanalyst , writes another chapter, entitled Psychoanalysis , in which he explains the reasons for the abandonment of care and proclaims his own healing. The star indicates the idea that freed him from the disease , “Life is polluted at the roots ‘, in the end, the only way to be healthy is the autoconvicimento to be.
Star of ” Confessions of Zeno ” in setting up the Teatro Carcano in Milan , in the role of Zeno Cosini , Joseph Pambieri , among the most versatile actor of the Italian scene , while the direction is entrusted to one of the masters of Italian and international theater , Maurizio Scapparo .
In the adaptation of Tullio Kezich 1964, the novel was brought to the stage by Italian Alberto Lionello (1964), directed by Giulio Bosetti Aegisthus Marcucci (1987 ), Maximum Dapporto directed by Piero Maccarinelli (2002) .
Italo Svevo
Pseudonym of Trieste Ettore Schmitz , Italo Svevo is the author of numerous short stories , plays , and popular novels “A Life ” (1892) , ” Senility ” (1898) and ” Confessions of Zeno ” ( 1923). After completing his studies in Germany , he lived in Trieste , multiethnic city ( being then part of the Austro -Hungarian Empire ) and imbued with heterogeneous cultures . Literary activity is accompanied , in the wake of economic difficulties , the more prosaic side of life with a job in the bank and then for which will travel between France and England. The writing remains his first and true passion , enlivened by the encounter with James Joyce in Trieste , discovered by Montale and appreciated in France thanks to critics Valéry , Larbaud and Benjamin Cremieux , Svevo is the creator of the avant-garde novel , in which the objective time is replaced by that of consciousness. Party modules verismo and French from psychologism , the writer , perhaps the most European among the Italian novelists of the twentieth century , reveals the crisis of modern man , the fall of the dogmas and certainties and along the illusory hope to determine their own destiny.
Tullio Kezich
Film critic , screenwriter and playwright , the Trieste Tullio Kezich (1928-2009) began writing reviews as a teenager, then to arrive at the journalistic profession , becoming one of the most popular and influential film critics of our country. He wrote among others for Panorama, the Republic and the Corriere della Sera. He has also worked on screenplays of “The Town ” and ” The Legend of the Holy Drinker ” by Ermanno Olmi. Signature volumes as ” Frederick. Fellini’s life and films ” ( Feltrinelli) , the official biography of the director which is also dedicated ” On La Dolce Vita by Federico Fellini. Day -to-day story of a movie that made history ” (Marsilio ) , as well as ” Fellini ‘s day. With a alfabetiere Fellini “and” Fellini ” . Svevo ‘s novel ” Confessions of Zeno ” , care along with director Daniele D’ Anza adaptation for television drama miniseries tivvù 1966 and 1988 , and again for the small screen also signed the script for a ” Don Quixote ” directed by Scapparo and transposition of Dostoevsky ‘s” Crime and Punishment ” .
By Joseph Pambieri
and Enzo Turrin , Giancarlo Condé
and (in alphabetical order ) Silvia Others , Livia Cascarano , Guenda Goria , Martha Ossoli ,
Antonia Renzella , Raffaele Sinkovic , Anna Paola Vellaccio , Francis Wolf
Lorenzo scenes CUTULI
costumes Carla Ricotti
Giancarlo music Chiaramello
director Maurizio Scapparo
Wednesday, March 19, 2014 , 20.30 – Round A
Thursday, March 20, 2014 , 20.30 – session B
Friday, March 21, 2014 , 20.30 – Round C
Saturday, March 22, 2014 , 20.30 – Round D
Sunday 23 Marzp , 2014, at 19 – Round And
For information and purchase , please contact the office of the Teatro Massimo
(entrance in Via De Magistris ) , from 15 to 19.30 from Monday to Friday.
tel . +39 345.4894565
biglietteria@cedacsardegna.it
cedac@cedacsardegna.it info
www.cedacsardegna.it
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