KINSHASA ELECTRIC – TEATRO MASSIMO – CAGLIARI – VENERDI 2 OTTOBRE 2015 Reviewed by admin on . Una serata ad alto tasso di energia per la riapertura autunnale del Teatro Massimo. In arrivo una straordinaria compagnia da Belgio e Congo! Quattro danzatori e Una serata ad alto tasso di energia per la riapertura autunnale del Teatro Massimo. In arrivo una straordinaria compagnia da Belgio e Congo! Quattro danzatori e Rating: 0

KINSHASA ELECTRIC – TEATRO MASSIMO – CAGLIARI – VENERDI 2 OTTOBRE 2015

kinsUna serata ad alto tasso di energia per la riapertura autunnale del Teatro Massimo.
In arrivo una straordinaria compagnia da Belgio e Congo! Quattro danzatori e una dj da Kinshasa insieme a una guest sarda d’eccezione, Gavino Murgia.

a seguire Party XX° RADIO X

In collaborazione con Karel Music Expo.
Lo spettacolo è inserito nel programma di 10 NODI – i festival d’ autunno a Cagliari.

KINSHASA ELECTRIC
idea e regia Ula Sickle
creazione, performance,
stile Popaul Amisi, Daniela Bershan, Jeannot Kumbonyeki Deba, Joel Makabi Tenda
musica & live sound Baba Electronica (Daniela Bershan)
scenografia Ula Sickle, Daniela Bershan
disegno luci Ula Sickle, Gwen Laroche
drammaturgia SĂ©bastien Hendrickx

Special Guest – Gavino Murgia

La coreografa Ula Sickle indaga le connessioni e gli scambi possibili in un contesto globalizzato, siano questi di ordine culturale che commerciale. Partendo da un approccio formale e coreografico, in Kinshasa Electric osserva e evidenzia le frontiere sfuocate tra l’Occidente e l’Africa, tra la cultura popolare e la cultura colta, tra l’arte e il commercio, l’autenticità e l’opportunismo. In scena, quattro danzatori e una dj provenienti da Kinshasa esplorano le danze più popolari del momento, liberando sul palcoscenico tutta la loro energia. Ci raccontano dei loro desideri, delle loro delusioni, ma anche del loro presente e della loro visione del futuro. Le loro voci individuali scrivono una storia collettiva attraverso i movimenti che provengono dalla loro cultura. “Perché continuiamo a danzare mentre la società intono a noi continua a tessere una ragnatela che ci imprigiona?” Ula Sickle mette in discussione le nostre certezze postcoloniali e le nostre idee precostituite sull’arte proponendoci un generoso processo di scambio culturale.

Ula Sickle, canadese di origine lavora attualmente in Belgio. Il suo approccio coreografico include spesso altre discipline fino ad esplorare linguaggi multimediali e delle arti visive. Negli ultimi anni la coreografa si è avvicinata al mondo dei nightclub di Kinshasa affascinata dai nuovi stili di danza che nascono e si diffondono nelle periferie urbane che si basano sull’intreccio di diverse identità lontane dalla cultura e dalla tradizione della danza occidentale.

Gavino Murgia, nuorese. Inizia a suonare a dodici anni il sax alto. A quindici frequenta i seminari di Paolo Fresu e da lì a poco parte a Siena per far parte dell’Orchestra Giovanile Italiana di Jazz come primo sax tenore. Il mondo del Jazz gli consente di accrescere la propria esperienza e di compiere innumerevoli esperienze musicali con musicisti di fama mondiale. La Sardegna con le sue profonde radici musicali è costantemente presente nel suo percorso sonoro. Il canto a Tenore nel ruolo di Bassu e lo studio tradizionale delle Launeddas si fondono nel tempo con la musica afroamericana, trovando un percorso inedito e originale. Al sax Soprano e Tenore affianca anche il sax Baritono, Flauti e Duduk .

www.10nodi.it
www.sardegnateatro.it

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