IN AEREO ARRIVA LA TERZA CLASSE : IMBARCO PER ULTIMO E SENZA BAGAGLIO Reviewed by admin on . Arriva la terza classe in aereo. Dopo business ed economy (pur con tutte le loro varianti premium e le first class nei voli a lungo raggio) ecco comparire la ba Arriva la terza classe in aereo. Dopo business ed economy (pur con tutte le loro varianti premium e le first class nei voli a lungo raggio) ecco comparire la ba Rating: 0

IN AEREO ARRIVA LA TERZA CLASSE : IMBARCO PER ULTIMO E SENZA BAGAGLIO

bagaglioseatsizeArriva la terza classe in aereo. Dopo business ed economy (pur con tutte le loro varianti premium e le first class nei voli a lungo raggio) ecco comparire la basic.

Ad aprire le danze sono tre colossi statunitensi. Delta (che ha già lanciato una tariffa simile), United Airlines e American Airlines che partiranno a breve: 526 milioni di passeggeri trasportati tutte insieme nel 2016.

La Basic Economy, nuova tipologia di tariffa che decollerà nelle prossime settimane, si vedrà dunque prima nelle rotte interne americane e poi per quelle internazionali. Anche se American Airlines ha annunciato di averla fin da ora messa in vendita in dieci mercati e di voler espanderla altrove entro l’anno. Sembra una delle strade obbligate per disegnare un futuro sostenibile per i vettori tradizionali, specialmente nelle rotte di corto e medio raggio.

Quelle dove la concorrenza è più spietata.

American Airlines ora ha qualcosa da offrire ad ogni cliente, da coloro che vogliono viaggi semplici e a basso prezzo, a chi vuole un’esperienza ultra-premium in First class – ha spiegato Robert Isom, presidente di American Airlines – è importante sottolineare che questo nuovo prodotto tariffario dà anche ad American Airlines la possibilità di competere più efficacemente con il crescente numero di vettori ultra low-cost”.

In un certo qual modo ricorda il famoso “passaggio ponte” dei traghetti. Anche se in nave grandi problemi di bagaglio non ce ne sono. Acquistando un biglietto basic il passeggero avrà invece diritto solo alla poltrona. Nient’altro. Neanche il bagaglio a mano, visto che non avrà la possibilità di utilizzare lo spazio di alloggio nella cappelliera. Unico oggetto consentito, un piccolo zaino a misura dello spazio sotto al sedile (quindi oltre al cabin size, si svilupperà tutta una serie di soluzioni seat size o basic size).



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Ovviamente non si potrà scegliere il posto, un privilegio per cui si dovrà pagare come già avviene nelle low cost, né si riceverà alcun genere di servizio a bordo.  Tutto extra e a pagamento. Le famiglie rischieranno così di essere sparpagliate (sebbene da American Airlines arrivino rassicurazioni, almeno per i bambini più piccoli) e se si viaggia da soli sarà scontato vedersi assegnare al check-in il posto centrale, quello evidentemente meno confortevole. Non vedi il panorama e per andare al bagno devi comunque disturbare.

Ancora, nella nuova basic non si avrà diritto al rimborso del biglietto, all’eventuale possibilità di upgrade o alla modifica, anche a pagamento. E ci si imbarcherà per ultimi. Insomma, dentro o fuori. Nel tentativo di abbattere i costi ma, soprattutto, di far salire quei ricavi ancillari che costituiscono il vero tesoro delle compagnie aeree. A basso costo o tradizionali che siano. In particolare nelle tratte brevi o medie. È infatti su tutti i servizi estranei al volo che macinano i profitti più consistenti (36 miliardi di euro nel 2015).

E anche gli esperimenti di low cost fatte in casa (come Song, lanciata da Delta nel 2002 e fallita nel 2006, o Ted di United, operativa fra 2004 e 2009) non sempre garantiscono la possibilità di infilarsi nella ricca torta dei cieli a basso costo. In Europa hanno funzionato, per esempio per Lufthansa con Eurowings, altrove meno.



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Come se non bastasse, disporre di tariffe ancora più basse – anzi, di prezzi definiti “no frills”, senza fronzoli – consentirà ai vettori tradizionali di posizionarsi più in alto nei risultati proposti dai consultatissimi metamotori di ricerca come Skyscanner. Mentre altre compagnie come Latam o Air Canada hanno messo in cantiere qualcosa di simile, per molti osservatori decisioni del genere intaccano la dignità del volo e perfino la decenza umana.

Per altri, invece, si tratta solo dell’ennesimo passaggio legato in qualche modo alla domanda dei passeggeri: se le basic avranno successo dipenderà solo dal prezzo, che dovrà essere fra il 30 e il 50% inferiore a quello dell’economy.

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