FESTIVAL NUORO JAZZ – NUORO – 22 AGOSTO – 1 SETTEMBRE Reviewed by admin on . La lunga estate del jazz trova anche quest'anno a Nuoro una delle sue mete abituali: come già anticipato, dal 22 agosto al primo settembre si rinnova infatti l' La lunga estate del jazz trova anche quest'anno a Nuoro una delle sue mete abituali: come già anticipato, dal 22 agosto al primo settembre si rinnova infatti l' Rating:

FESTIVAL NUORO JAZZ – NUORO – 22 AGOSTO – 1 SETTEMBRE

La lunga estate del jazz trova anche quest’anno a Nuoro una delle sue mete abituali: come già anticipato, dal 22 agosto al primo settembre si rinnova infatti l’appuntamento con il Seminario Jazz ideato e coordinato da Paolo Fresu per l’organizzazione dell’Ente Musicale di Nuoro. L’iniziativa, tra le più importanti nel panorama nazionale della didattica jazzistica, taglia il traguardo della sua ventiquattresima edizione confermando, insieme al periodo di svolgimento, formula e schemi ben collaudati: come sempre, dunque, undici giornate di lezioni teoriche e pratiche, oltre alla consueta serie di masterclass e laboratori, attendono gli allievi nelle aule ben attrezzate della scuola civica di musica “Antonietta Chironi”; in cattedra troveranno anche stavolta musicisti di grande esperienza e prestigio: Tino Tracanna (per il corso di sassofono), Roberto Cipelli (pianoforte), Attilio Zanchi (basso e contrabbasso), Tomaso Lama (chitarra), Ettore Fioravanti (batteria), Bruno Tommaso (armonia), Riccardo Parrucci (flauto e tecnica Alexander), Corrado Guarino (musica d’insieme), Giovanni Agostino Frassetto (tecnica dell’improvvisazione), Luca Bragalini (storia del jazz), Maria Pia De Vito ed Elisabetta Antonini (canto) e, naturalmente, Paolo Fresu (tromba e flicorno).

Forte del riuscito debutto dell’anno scorso, ritorna il corso di arpa jazz curato da Marcella Carboni. Ritornano anche il corso introduttivo al jazz di Luca Bragalini e, per l’ottava volta consecutiva, il workshop di fotografia jazz curato da Pino Ninfa, e quello di ballo flamenco coordinato da Elena Vicini e Ada Grifoni.

Due diverse masterclass rendono speciale ogni edizione del Seminario Nuoro Jazz. Quella dedicata alla musica etnica isolana (la mattina del 30 agosto, alle 11) stavolta si affida in realtà a un musicista come Paolo Angeli che, partendo dalla tradizione gallurese e logudorese, ha intrapreso con la sua ingegnosa “chitarra sarda preparata” un personalissimo percorso nei territori della sperimentazione e dell’improvvisazione. Protagonista invece della masterclass internazionale (dal 28 al 30 agosto) quest’anno è il  contrabbassista norvegese Arild Andersen, nome di primo piano sulla scena jazzistica europea fin dai primi anni Settanta, quando suonava (dal 1967 al 1973) nel quartetto di Jan Garbarek.

Con il Seminario ritorna l’immancabile rassegna di concerti che ogni sera (con inizio alle 21:30) aggiungerà un tocco di spettacolarità alle giornate di studio. Proseguendo il percorso delle ultime edizioni, il cartellone, che oltre a Nuoro prevede date a Bitti, Oliena, Onanì, Orosei e Posada, dedica un particolare spazio a gruppi e progetti di musicisti che in passato hanno frequentato i corsi nuoresi. La regola vale già per i due set della serata inaugurale (mercoledì 22 agosto), nel cortile della Casa natale di Grazia Deledda, come sempre “palco centrale” dei concerti in programma a Nuoro:  reduce dall’esibizione che dieci giorni prima li vedrà di scena al festival Time in Jazz di Berchidda, apre, come da tradizione, il gruppo formato dai migliori allievi della passata edizione dei seminari, che stavolta risponde al nome di Six in the City, ovvero Elena Urru (voce), Elias Lapia (sax), Giovanni Scotta (piano), Simone Albanese (chitarra), Sabrina Damiani (contrabbasso) e Edoardo Luparello (batteria). A seguire, riflettori puntati sul quintetto di Fulvio Sigurtà, “miglior nuovo talento” nel sondaggio della rivista Musica Jazz, un trombettista che ha iniziato a studiare jazz nel 1998 con Paolo Fresu. Ad affiancarlo sul palco, James Allsopp al clarinetto basso, Federico Casagrande alla chitarra elettrica, Timothy Giles alla batteria e, al contrabbasso, Sebastiano Dessanay, altro musicista passato attraverso i corsi di Nuoro.

Cagliaritano ma da tempo attivo in Inghilterra, quest’ultimo sarà ancora al centro dei riflettori della Piazza Funtana Manna di Onanì la sera dopo (23 agosto), primo appuntamento “in decentramento” della rassegna, ma stavolta nelle vesti di leader per proporre il repertorio del suo recente album “Songbook volume two”, alla testa di un organico con Gianluca Corona alla chitarra, Alessandro Di Liberto al pianoforte, Pierpaolo Frailis alla batteria e nuovamente Fulvio Sigurtà alla tromba.

In Inghilterra (a Londra) risiede e opera da anni anche Tommaso Starace, protagonista del concerto di venerdì 24 a Posada (presso la Casa delle Dame). Il sassofonista italo-australiano dirige stabilmente due quartetti, uno inglese, l’altro italiano, con Michele Di Toro al piano, Attilio Zanchi al contrabbasso e Tommy Bradascio alla batteria: la stessa formazione, più il vibrafonista britannico Roger Beaujolais come “guest”,  con cui ha registrato il suo quinto album, “Simply Marvellous” (un tributo alla musica di Michel Petrucciani), e che lo accompagnerà in questa trasferta in terra sarda.

Di nuovo a Nuoro, la rassegna presenta sabato 25 una produzione originale tutta all’insegna della voce che vede insieme, per la prima volta, alcune cantanti legate a vario titolo ai seminari nuoresi: Marta Raviglia, Alessia Obino, Francesca Corrias e Rossella Faa. Ad accompagnarle una sezione ritmica d’eccezione composta da tre dei docenti dei corsi invernali di Nuoro Jazz: il pianista cagliaritano Alessandro Di Liberto, l’algherese Salvatore Maltana al contrabbasso e il batterista sassarese Luca Piana. Dopo gli esperimenti degli anni scorsi del Trumpet Meeting e del Sax Meeting è dunque la volta del Nuoro Jazz Vocal Summit.

Per Marta Raviglia, altri suoni e altre atmosfere, la sera dopo (26 agosto) a Orosei, nello spazio della Casa Cabras, tappa abituale della rassegna. La cantante, improvvisatrice e compositrice, frequenta da sempre musiche avventurose, come quelle del duo Morfeo di cui condivide le sorti con il sassarese Manuel Attanasio, anche lui esploratore delle possibilità espressive della voce: improvvisazione vocale, oggetti, campionatori e multieffetti sono l’armamentario del sodalizio artistico, che per l’occasione coinvolgerà anche le coreografie di Alessandra Mura.

Completa l’ideale “capitolo” dedicato agli ex allievi del Seminario Jazz di Nuoro Riccardo Pittau, trombettista sardo (di Guasila), classe 1973, dall’ampio e variegato bagaglio di esperienze e collaborazioni che vanno dal jazz di ricerca a quello più tradizionale, dalla salsa caraibica alla musica balcanica. Il 29 agosto, a Bitti, affiancando alla sua tromba anche loops e campionamenti, Riccardo Pittau si presenta alla testa della sua Congregation, con Joraku Gianni Gebbia al sax alto, Vincenzo Vasi al basso elettrico, theremin e voce, Francesco Cusa alla batteria e alle percussioni e Paolo Angeli con la sua originalissima chitarra sarda preparata.

Nel frattempo la rassegna avrà sfogliato altre pagine. Il 27 agosto doppio appuntamento a Nuoro: in mattinata, Paolo Fresu si esibisce en solitaire per i pazienti e il personale dell’ospedale San Francesco, ritornando così, a distanza di un anno, in una delle tappe “fuori programma” di “!50″, il giro di Sardegna in musica con cui il trombettista ha voluto festeggiare i suoi cinquant’anni. In serata, nel più consueto spazio dei cortili di Casa Deledda, riflettori puntati sul quintetto Apogeo di Giovanni Tommaso: un gruppo, varato nel 2007, che nel nome richiama esplicitamente il Perigeo, la storica formazione jazz-rock di cui il contrabbassista toscano fu fondatore. Ma se la dimensione elettrica era la cifra di quell’esperienza, Apogeo si presenta invece come un progetto  acustico, con l’unica eccezione della chitarra elettrica di Bebo Ferra in un organico che vede Daniele Scannapieco al sax, Claudio Filippini al pianoforte e Alessandro Paternesi alla batteria.

E a proposito di Bebo Ferra, due diversi impegni attendono l’indomani (martedì 28) il chitarrista cagliaritano (ma da tempo trapiantato a Milano): nel pomeriggio (ore 16), sarà il protagonista assoluto del concerto a Badu ‘e Carros, consueto appuntamento che ogni edizione di Nuoro Jazz riserva ai detenuti del carcere cittadino; poi, in serata, ritornerà sul palco di Casa Deledda, stavolta insieme a Riccardo Fioravanti (contrabbasso) e Stefano Bagnoli (batteria) nei ranghi del quartetto di Mattia Cigalini, giovanissimo sassofonista piacentino (classe 1989), qui alle prese con il suo nuovo progetto: A Bad Romance, una rivisitazione di pezzi pop di Shakira, Jennifer Lopez, Rihanna, Black Eyed Peas, Katy Perry e Lady Gaga, assieme a brani nuovi dello stesso Cigalini, uno dei migliori talenti della nuova generazione di jazzisti secondo la critica specializzata.

L’ultima tappa in decentramento, il 30 agosto, è a Oliena: nel paese alle pendici del Monte Corrasi è di scena l’Easy Clan di Stefano Pastor (violino, voce), George Haslam (sax),  Steve Waterman (tromba), Roberto Bonati (basso) e Carlo Sezzi (batteria, altro ex allievo dei corsi nuoresi), un gruppo anglo-italiano che unisce potenza e freschezza nella sua miscela free-jazz-rock, con la straordinaria presenza dell’apprezzato vocalist di Cincinnati Napoleon Maddox.

Per i suoi impegni conclusivi la rassegna ritorna a Nuoro. Venerdì 31, sceso dalla cattedra della sua masterclass, Arild Andersen sale sul palco del Teatro Eliseo, degna cornice per il suo concerto in duo con Paolo Fresu. Classe 1945, jazzista dell’anno nel 2008 per la prestigiosa Academie du Jazz francese, il contrabbassista norvegese è tra i musicisti più prolifici della scuderia ECM, con una ventina di album pubblicati da leader. Arild Andersen e Paolo Fresu si conoscono musicalmente e collaborano da tempo col pianista e compositore greco Vangelis Katsoulis in concerto e in studio di registrazione, ma hanno suonato in duo solo poche volte: un motivo di più per non mancare all’appuntamento di fine agosto a Nuoro.

Come l’anno scorso, il capoluogo barbaricino sarà anche il “teatro” del saggio finale, il primo settembre, che suggella ogni edizione del Seminario coinvolgendo allievi e docenti dei corsi: un centinaio di musicisti, distribuiti in vari organici e impegnati in un percorso musicale articolato in tappe e situazioni differenti per sonorità e atmosfere, che stavolta ruoterà intorno alla piazza intitolata a Sebastiano Satta.

Invariata rispetto all’anno scorso, la retta per frequentare il seminario Seminario Nuoro Jazz è di duecentocinquanta euro, ridotta a duecento euro per chi si iscrive entro il 30 giugno. Costa invece centoventi euro la frequenza della sola masterclass di Arild Andersen.  Per informazioni e iscrizioni, la segreteria dei corsi risponde allo 078436156 e all’indirizzo di posta elettronica nuorojazz@entemusicalenuoro.it.

La ventiquattresima edizione del Seminario e la rassegna Nuoro Jazz sono organizzati con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato allo Spettacolo e Attività Culturali e Assessorato al Turismo) e della Fondazione Banco di Sardegna, con la collaborazione dell’Istituto Superiore Regionale Etnografico e dei Comuni di Nuoro, Bitti, Oliena, Onanì, Orosei e Posada.

www.entemusicalenuoro.it

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