DANZA IN TRILOGIE – T.OFF – CAGLIARI – 28-30 DICEMBREDANCE IN TRILOGIE – T.OFF – CAGLIARI – DECEMBER 28 TO 30 Reviewed by admin on . L'associazione Tersicorea diretta da Simonetta Pusceddu ha ospitato Giuseppe Bertolucci appena lo scorso gennaio, in occasione della prima dello spettacolo Casa L'associazione Tersicorea diretta da Simonetta Pusceddu ha ospitato Giuseppe Bertolucci appena lo scorso gennaio, in occasione della prima dello spettacolo Casa Rating:

DANZA IN TRILOGIE – T.OFF – CAGLIARI – 28-30 DICEMBREDANCE IN TRILOGIE – T.OFF – CAGLIARI – DECEMBER 28 TO 30

L’associazione Tersicorea diretta da Simonetta Pusceddu ha ospitato Giuseppe Bertolucci appena lo scorso gennaio, in occasione della prima dello spettacolo Casa d’altri, allestito e diretto da Bertolucci per l’interpretazione magistrale di Antonio Piovanelli. La prematura scomparsa del grande regista e sceneggiatore, con cui Simonetta Pusceddu e l’associazione Tersicorea avevano un intenso legame artistico e personale, ha indotto l’associazione a proporre, in collaborazione con l’Arc di Cagliari, quale ultimo appuntamento della rassegna “DANZAINTRILOGIE” 2012 un omaggio al grande amico ed artista. Si inizia il 28 dicembre alle ore 20:30 allo spazio teatrale T.Off di via Sauro 16 a Cagliari con la proiezione del film Il pratone del Casilino, tratto dall’omonimo spettacolo teatrale messo in scena da Bertolucci e liberamente tratto da “Petrolio”, romanzo incompiuto di Pier Paolo Pasolini. La proiezione sarà preceduta dalla presentazione del critico cinematografico Sergio Naitza a colloquio con l’interprete del film, Antonio Piovanelli.

In Il pratone del Casilino la voce di Pier Paolo Pasolini introduce un monologo che ha per protagonista Carlo, alter ego del poeta, ambientato in uno spazio desertico dall’aspetto quasi lunare: una distesa di sabbia sotto un cielo stellato. L’uomo mette in scena una sorta di liturgia erotica confinante nell’ansia autodistruttiva: si offrirà a venti ragazzi di strada, prima che uno spettacolare tramonto, che ricorda le forti tinte dei melodrammi di Sirk o Kazan, metta fine all’intera vicenda.
«Questo monologo tratto da Petrolio – ha scritto Bertolucci – costituisce un’involontaria trilogia dedicata a tre straordinari autori italiani del Novecento: Pier Paolo Pasolini, Giorgio Caproni e Carlo Emilio Gadda. Nella mia esperienza, il monologo teatrale ha ruotato sempre attorno al rapporto esclusivo (e un po’ ossessivo) con un attore, col quale si riescono a determinare le condizioni rare e irripetibili di una sorta di strano rito. Vorrei soprattutto che lo spettacolo fosse una celebrazione teatrale di quel meraviglioso “sacrificio letterario” che Pasolini ha compiuto, per anni, nel chiuso della sua mente e della sua scrittura».

Nei giorni successivi, il 29 e 30 dicembre, andranno in scena sempre allo spazio T.Off alle ore 20:30 gli spettacoli Casa D’altri, per la regia di Giuseppe Bertolucci e Odor di cipria per  la regia di Antonio Piovanelli, con la coreografia di Simonetta Pusceddu e sul palco lo stesso Piovanelli con la danzatrice Erika Di Crescenzo

Tratto dal romanzo di Silvio D’Arzo, allestito e diretto da Bertolucci (per l’interpretazione di Antonio Piovanelli, attore che ha lavorato con registi del calibro di Luchino Visconti, Giorgio Strehler i fratelli Taviani, e Alberto Lattuada) in memoria del padre per celebrare il “gemellaggio poetico” postumo tra due figli di una stessa terra e due grandi interpreti del Novecento italiano, Casa d’altri è il racconto “che mio padre mi aveva fatto leggere fin dall’adolescenza, ora sotto forma di monologo per me è come una preghiera”, spiega Giuseppe Bertolucci.

Ritenuto “perfetto” da Eugenio Montale, Casa d’altri è infatti considerato uno dei racconti più intensi del ‘900 per la sua capacità di toccare nel profondo il senso della vita. Ricco di una straordinaria potenzialità drammaturgica, è stato portato al pubblico attraverso letture (Marco Baliani), radiodrammi, trasposizioni cinematografiche (Blasetti) e teatrali (Silvio Castiglioni e Andrea Nanni) ma trova nuovi destinatari e nuove modalità di messa in scena e di fruizione nell’elaborazione di Bertolucci.

Dall’opera poetica Stornello di Giorgio Caproni, Odor di cipria attinge dal grande, struggente e severo canzoniere d’esilio: viaggio nel tempo, nello spazio e nella nebbia ricordando la madre e la terra; viaggio nel tunnel dell’assenza di Dio assaporando l’amaro trionfo della sua scomparsa, viaggio nell’antimateria capovolgendo (e celebrando con raggelata e affettuosa ironia) gli appuntamenti, i riti, le cerimonie dell’ovvietà quotidiana. La scrittura coreografica di Simonetta Pusceddu crea per la scena personaggi antitempo, antimateria, antiluogo, un immaginario e creature di un mondo insieme femminile e maschile.

The association Tersicorea directed by Simonetta Pusceddu hosted Giuseppe Bertolucci just last January, at the first sight of the other House, staged and directed by Bertolucci for the masterful interpretation of Antonio Piovanelli. The untimely death of director and scriptwriter, in which Simonetta Pusceddu and the association Tersicorea had an intense artistic and personal relationship, has led the association to propose, in collaboration with the Arc of Cagliari, as the final round of review “DANZAINTRILOGIE “2012 a tribute to a great friend and artist. It starts on December 28 at 20:30 to the theatrical space T.off Via Sauro 16 to Cagliari with the screening of the film The pratone of Casilino, adapted from the play staged by Bertolucci and freely adapted from “Oil” , unfinished novel by Pier Paolo Pasolini. The screening will be preceded by a presentation of the film critic Sergio Naitza in conversation with the interpreter of the film, Antonio Piovanelli.

In The pratone of Casilino the voice of Pier Paolo Pasolini introduces a monologue starring Charles, alter ego of the poet, set in a space with an almost lunar desert: an expanse of sand under a starry sky. The man puts on a kind of liturgy erotic anxiety bordering on self-destructive will offer twenty street children, before a spectacular sunset, reminiscent of the bright colors of the melodramas of Sirk or Kazan, put an end to the whole affair.
“This monologue from Oil – wrote Bertolucci – is an unintentional trilogy dedicated to three outstanding Italian composers of the twentieth century: Pier Paolo Pasolini, Giorgio Caproni and Carlo Emilio Gadda. In my experience, the theatrical monologue has always rotated around the exclusive relationship (and a little ‘obsessive) with an actor, with which you can determine the conditions of a rare and unique kind of strange ritual. I mainly want the show was a theatrical celebration of that wonderful “literary sacrifice” that Pasolini has done for years in the privacy of his mind and his writing. “

In the following days, the 29th and 30th December, will be on stage always space T.off at 20:30 shows Casa D’others, directed by Giuseppe Bertolucci and Odor of powder under the direction of Antonio Piovanelli, with Simonetta Pusceddu choreography and stage the same Piovanelli with dancer Erika Di Crescenzo

Based on the novel by Silvio D’Arzo, staged and directed by Bertolucci (in the interpretation of Antonio Piovanelli actor who has worked with directors such as Luchino Visconti, Giorgio Strehler the Taviani brothers, and Alberto Lattuada) in memory of his father to celebrate the “poetic twinning” between two posthumous children of the same land and two great artists of the twentieth-century Italian, House is the other story “that my father made me read from an early age, now in the form of a monologue for me like a prayer, “says Giuseppe Bertolucci.

Considered “perfect” by Eugenio Montale, other House is considered to be one of the most intense stories of 900 for its ability to tap into the deeper meaning of life. Rich potential of an extraordinary drama, was brought to the public through readings (Marco Baliani), radio plays, film adaptations (Blasetti) and theater (Silvio Castiglioni and Andrea Nanni) but finds new recipients and new ways of staging and enjoyment in ‘processing Bertolucci.

Stornello poetic opera by Giorgio Caproni, Odor of powder draws from the great, poignant and severe songbook of exile: a trip through time, space and fog remembering his mother and the earth, journey into the tunnel savoring the absence of God ‘bitter triumph of his death, travel nell’antimateria inverting (and celebrating with frozen and affectionate irony) appointments, the rites, the ceremonies of obviousness daily. The choreographic Simonetta Pusceddu creates characters for the scene anti-time, anti-matter, antiluogo, and an imaginary creatures of a male and female together.

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