CAGLIARI NOBILISSIMA – FINO AL 2 GIUGNO Reviewed by admin on . La mostra, dedicata all’immagine di Cagliari, si snoda attraverso più di sessanta lavori (per lo più inediti) tra dipinti, incisioni e volumi unici, e offre l’o La mostra, dedicata all’immagine di Cagliari, si snoda attraverso più di sessanta lavori (per lo più inediti) tra dipinti, incisioni e volumi unici, e offre l’o Rating:

CAGLIARI NOBILISSIMA – FINO AL 2 GIUGNO

La mostra, dedicata all’immagine di Cagliari, si snoda attraverso più di sessanta lavori (per lo più inediti) tra dipinti, incisioni e volumi unici, e offre l’occasione di presentare e contemporaneamente festeggiare la scoperta e il ritorno a Cagliari di opere fondamentali per lo sviluppo della storia dell’arte sarda. Di assoluta importanza è il ritrovamento di una matrice per stampa realizzata nel 1619 dall’incisore napoletano Alessandro Baratta, raffigurante un santo autorevole per la religiosità isolana, san Giorgio di Suelli, e la veduta della città dal mare: essa precede di diversi anni le analoghe creazioni che Baratta realizza per il capoluogo partenopeo. Rientrano ora in Sardegna anche due tele del pittore cagliaritano Giovanni Marghinotti, acquistate a Londra dalla casa d’aste Christie’s. La prima rappresenta Il saccheggio di un tempio greco (a questa stessa serie appartengono altri due dipinti conservati in Collezione Comunale); la seconda, un bozzetto, è lo studio per la grande tela della Sala Sabauda del Palazzo Civico di Cagliari, raffigurante L’arrivo del re Carlo Alberto a Cagliari nel 1841. A queste due tele si affianca il Ritratto di Antonio Pintor Melis, che, come sindaco di seconda classe, prende parte all’episodio ed è raffigurato nel quadro citato.

Le altre opere sono state realizzate da viaggiatori stranieri e della penisola, come il milanese Bartolomeo Giuliani (1825 – 1909), Nicola Tiole, di cui si espone il prezioso volume Album di costumi sardi riprodotti dal vero (1819-1826), e il nizzardo Jean Baptiste Barla; agli anni trenta del Novecento risale invece la rappresentazione aeropittorica della città del futurista Uberto Bonetti. Tra i sardi spiccano il raro acquerello di Giovanni Gessa (il Beccajo) e i dipinti dei più tardi e più noti Felice Melis Marini, con i bozzetti delle tele prodotte per il Municipio di Cagliari, i delicati pastelli di Anton Ettore Maury, gli oli inediti del poco conosciuto Adolfo Cao, gli scorci del porto di Giuseppe Scano, della nuorese Francesca Devoto e di Melkiorre Melis. Ricca e varia la sezione grafica che comprende le immagini della Cattedrale e di Castello di Stanis Dessy (suoi anche gli studi per le figure virili che decorano la Camera di Commercio), Dina Masnata Spasciani e Stefania Boscaro, e le dieci struggenti vedute della città di Rafaele Angelo Oppo realizzate dopo le distruzioni causate dai bombardamenti del 1943.

La mostra sarà visitabile sino al 2 giugno 2012. Apertura dal martedì al sabato ore 9-13; 16-20

Info 3356260995

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