PROGRAMMAZIONE CINEMA GREENWICH D’ESSAI – DALL’8 AL 14 GIUGNO Reviewed by admin on . Ecco la programmazione del cinema Greenwich d'Essai dall'8 al 14 giugno: SALA EST tutti i giorni ore 19,15-21,30 sabato e domenica ore 17-19,15-21,30 7 giorni a Ecco la programmazione del cinema Greenwich d'Essai dall'8 al 14 giugno: SALA EST tutti i giorni ore 19,15-21,30 sabato e domenica ore 17-19,15-21,30 7 giorni a Rating:

PROGRAMMAZIONE CINEMA GREENWICH D’ESSAI – DALL’8 AL 14 GIUGNO

Ecco la programmazione del cinema Greenwich d’Essai dall’8 al 14 giugno:

SALA EST

tutti i giorni ore 19,15-21,30 sabato e domenica ore 17-19,15-21,30

7 giorni all’Havana

USCITA CINEMA: 08/06/2012 GENERE: Drammatico REGIA: Benicio Del Toro, Laurent Cantet, Julio Medem, Elia Suleiman, Pablo Trapero, Gaspar Noé, Juan Carlos Tabío SCENEGGIATURA: Leonardo Padura ATTORI: Emir Kusturica, Josh Hutcherson, Daniel Brühl, Elia Suleiman, Melissa Rivera, Jorge Perugorría, Vladimir Cruz, Mirta Ibarra, Luis Alberto Garcia, Daisy Granados FOTOGRAFIA: Daniel Aranyò, Diego Dussuel PAESE: Spagna, Francia 2012 DURATA: 100 Min -Colore

«L’Avana, la città dove tutto è possibile», scriveva Graham Green. È possibile che gli abitanti di un vecchio palazzo si prodighino con entusiasmo per costruire una piscina perché la sacra statua di Oshun, apparsa ad una donna, vuole uno specchio d’acqua per essere celebrata. Ed è possibile che due genitori, dopo aver scoperto la tendenza omosessuale della figlia adolescente, decidano di farla esorcizzare con uno scombinato e allegro rito esorcistico. Sono due dei racconti di 7 Days in Havana, la commedia collettiva di “Un Certain Regard”, in uscita in Italia l’8 giugno con Bim. Sono sette capitoli di autori di diversa nazionalità, che si intrecciano in un stesso ambiente o per la presenza di uno stesso interprete, raccontando ciascuno un giorno della settimana.

Tra gli autori c’è Benicio Del Toro che con l’episodio El Yuma illustra lo spaesamento di un giovane turista americano che, intriso di pregiudizi e infastidito dalle contraddizioni della città, è condotto da un tassista in un giro tutt’altro che turistico nell’Avana notturna e, tra musica e rum, scopre il piacere dell’indolenza e del vivere senza fretta né affanno. Protagonista d’eccezione di Jam Session dell’argentino Paolo Trapero è Emir Kusturica. A Cuba per ritirare un premio, per la prima volta è un uomo qualunque, nessuno lo riconosce. 7 Days in Havana è il ritratto scanzonato di un Paese che, pur esaltando la sua identità, vive l’attesa di un cambiamento, la testimonianza di una fase importante, un vigilia.


SALA OVEST 

tutti i giorni ore 19,15-21,30 sabato e domenica ore 17-19,15-21,30

La guerra è dichiarata

Titolo originale: La guerre est déclarée Interpreti: Valérie Donzelli, Jérémie Elkaïm, Brigitte Sy, Elina Löwensohn, Michèle Moretti, Philippe Laudenbach, Frédéric Pierrot, César Desseix, Gabriel Elkaïm Origine: Francia, 2011 Distribuzione: Sacher Durata: 100′

Juliette e Romeo vivono la loro grande storia d’amore, si amano come se fosse ancora il primo giorno e la loro favola diventata ancora più bella nel momento in cui hanno avuto il primo figlio, Adam. Ma il risveglio dal sogno sarà traumatico, tutto si trasformerà in incubo e caos, in una guerra impari contro la malattia che affliggerà il loro bambino. I due giovani dovranno imparare a sostenersi, con tutta la forza e il coraggio di cui sono capaci.

Difficile immaginare un’angoscia più terribile della malattia di un figlio. Impossibile concepire una prova più dolorosa per un genitore, costretto ad assistere con le mani legate alla sofferenza della creatura che ha messo al mondo, e messo di fronte all’agghiacciante prospettiva che la vita di chi ama di più sia appesa a un filo. Questa sfida, spaventosa e devastante, il tema de “La guerra è dichiarata“, candidato per la Francia nella sezione Miglior Film Straniero agli Oscar 2012 e diretto dalla regista Valrie Donzelli (alla sua seconda prova dietro la macchina da presa), la quale anche sceneggiatrice e interprete del film insieme al suo compagno, Jeremie Elkaim. I due attori hanno scelto di raccontare una vicenda autobiografica, la malattia di loro figlio Gabriel, che compare alla fine della pellicola nel ruolo di Adam all’età di otto anni.

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