LA SONNAMBULA – SESTU – SAGRATO CHIESA S.GEMILIANO – VENERDI 20 LUGLIO ORE 21,30 Reviewed by admin on . Oggi, venerdi 20 luglio, alle 21.30, a Sestu,zona S.Gemiliano, nel sagrato della chiesa di S.Gemiliano si svolge "La Sonnambula" nell’ambito della rassegna “Un’ Oggi, venerdi 20 luglio, alle 21.30, a Sestu,zona S.Gemiliano, nel sagrato della chiesa di S.Gemiliano si svolge "La Sonnambula" nell’ambito della rassegna “Un’ Rating:

LA SONNAMBULA – SESTU – SAGRATO CHIESA S.GEMILIANO – VENERDI 20 LUGLIO ORE 21,30

Oggi, venerdi 20 luglio, alle 21.30, a Sestu,zona S.Gemiliano, nel sagrato della chiesa di S.Gemiliano si svolge “La Sonnambula” nell’ambito della rassegna “Un’Isola di Musica 2012” del Teatro Lirico di Cagliari, dedicati alla musica classica sinfonico-corale. Protagonisti della seconda serata sono l’Orchestra e Coro del Teatro Lirico, diretti da Hirofumi Yoshida. Il maestro del coro è Marco Faelli.

Il programma musicale prevede brani tratti da La sonnambula, melodramma in due atti su libretto di Felice Romani e musica di Vincenzo Bellini (Catania, 1801 – Puteaux, 1835), e vede impegnati, nei ruoli principali, Beatrice Murtas (Amina), Oscar Piras (Elvino), Antonello Pippia (Il conte Rodolfo) e, in qualità di narratore, Simeone Latini.

Le pagine musicali selezionate sono: dal I atto Viva! Viva Amina! (Coro); In Elvezia non v’ha rosa (Alessio, Coro); Care compagne. Come per me sereno (Amina); Prendi: l’anel ti dono (Elvino, Amina); Vi ravviso, o luoghi ameni (Conte Rodolfo); Udite. A fosco cielo, a notte bruna (Coro); Osservate. L’uscio è aperto (Alessio, Coro); dal II atto Qui la selva è più folta ed ombrosa (Coro); Tutto è sciolto (Elvino); Signor Conte, agli occhi miei (Elvino, Conte Rodolfo); Ah! Non credea mirarti. Ah! Non giunge uman pensiero (Amina, Elvino, tutti).

La sonnambula viene rappresentata per la prima volta, con enorme successo, al Teatro Carcano di Milano il 6 marzo 1831 e, ad interpretare i ruoli di Amina ed Elvino, sono Giuditta Pasta e Giambattista Rubini, la coppia di cantanti ideale e più celebre del momento, che Bellini elogia definendoli “due angeli capaci di trasportare il pubblico in uno stato che rasentava la follia”. Melodramma idilliaco, classico ed intenso con una musicalità finissima, lirica e tesa al “canto puro”, La sonnambula è sospesa tra Arcadia e Romanticismo, tra sentimenti teneri e malinconici e passioni tragiche e commoventi, in un’atmosfera di natura incontaminata e di umanità innocente che rappresentano pienamente la maturità artistica del compositore catanese.

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