GIORNATE FAI ALL’APERTO IN SARDEGNA – 27-28 GIUGNO 2020 Reviewed by admin on . Giornate FAI all’Aperto, anche in Sardegna, il 27 e 28 giugno 2020: c’erano una volta le “Giornate FAI di Primavera“, con le quali venivano aperti al pubblico t Giornate FAI all’Aperto, anche in Sardegna, il 27 e 28 giugno 2020: c’erano una volta le “Giornate FAI di Primavera“, con le quali venivano aperti al pubblico t Rating: 0

GIORNATE FAI ALL’APERTO IN SARDEGNA – 27-28 GIUGNO 2020

giornate_FAI_all_aperto-770x430Giornate FAI all’Aperto, anche in Sardegna, il 27 e 28 giugno 2020: c’erano una volta le “Giornate FAI di Primavera“, con le quali venivano aperti al pubblico tanti luoghi della cultura, molti quali solitamente chiusi. Poi è arrivato il Covid e la manifestazione non si è potuta svolgere. Poco male, ecco un’edizione speciale de “Le Giornate FAI” con “Giornate FAI all’Aperto” in programma per sabato 27 e domenica 28 giugno 2020, con le quali potremo godere in sicurezza dello straordinario patrimonio d’arte e natura dell’Italia e della Sardegna.

Prenotazione online obbligatoria:

La novità di quest’anno è che le visite saranno da prenotare prima, obbligatoriamente entro il 26 giugno 2020, fino ad esaurimento posti, che sono limitati. Ricordo anche che si tratta di visite a contributo minimo da 3 o 5 euro.

Giornate FAI all’Aperto in Sardegna, tutti i siti visitabili:

  • S’Ortu Mannu a Villamassargia (Iglesiente): un’area di circa 13 ettari puntellata da ben 700 ulivi ultrasecolari innestati nel Medioevo, ai piedi del castello di Gioiosa Guardia. Possiede molteplici peculiarità, a partire dalla consuetudine di origine medievale pisana per cui ogni albero è posseduto e curato da una famiglia del paese diversa dal proprietario del suolo. Da non perdere “Sa Reina“, “La regina” in sardo, uno degli alberi più antichi del Mediterraneo.
  • Complesso Nuragico di Monti di Deu a Calangianus (Gallura): testimone di un importante insediamento dell’età del Bronzo, il monumento è ben definito nel suo aspetto civile, militare e funerario. Fra gli elementi meglio conservati il “nuraghe Agnu“, la “Fonte sacra di Li Paladini” e la “Tomba di Giganti di Pascaredda“.
  • Le Saline Conti Vecchi nella laguna di Santa Gilla (tra Assemini e Cagliari): appuntamento che racconta il “verde industriale”, con la la storica produzione del sale, che si alimenta solo di mare, sole e vento (perfettamente eco-sostenibile) e che si “coltiva” come in un campo agricolo, si fonde con un ambiente naturale intatto, un’area umida tutelata dove crescono specie rare di acqua dolce e salata, come la salicornia, e vivono oltre 50 specie di uccelli acquatici, tra cui colonie di fenicotteri rosa.
  • Batteria Militare Talmone a Palau (Gallura, link per le prenotazioni non disponibile al momento in cui ho scritto l’articolo): aggrappata alle rocce aspre della Sardegna, nascosta tra una natura incontaminata e selvaggia, la Batteria Militare Talmone, che una volta si ergeva a difesa del mare della Sardegna, oggi costituisce un’importante testimonianza della storia militare del nostro Paese.

Per maggiori informazioni e aggiornamenti:

Ecco la pagina dedicata ai luoghi da visitare in Sardegna.

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