CADA DIE TEATRO – FAMIGLIA PUDDU – SPAZIO HANIFE ANA – ORISTANO – GIOVEDI 8 NOVEMBRE Reviewed by admin on . "Famiglia Puddu", racconto affidato alla voce e alla regia di Pierpaolo Piludu (Cada Die teatro) narra la guerra vista con gli occhi di un bambino down, mentre "Famiglia Puddu", racconto affidato alla voce e alla regia di Pierpaolo Piludu (Cada Die teatro) narra la guerra vista con gli occhi di un bambino down, mentre Rating:

CADA DIE TEATRO – FAMIGLIA PUDDU – SPAZIO HANIFE ANA – ORISTANO – GIOVEDI 8 NOVEMBRE

“Famiglia Puddu”, racconto affidato alla voce e alla regia di Pierpaolo Piludu (Cada Die teatro) narra la guerra vista con gli occhi di un bambino down, mentre il padre, Giovanni Battista Puddu, factotum del Tribunale di Cagliari, trascorre il tempo imparando a memoria le frasi del duce…”

Raccontare per creare comunitĂ ”, questo il principio scenico del Cada Die teatro, che da molti anni porta avanti una ricerca sulle tecniche del narrare, per desiderio di raccontare guardando negli occhi chi ascolta, senza scenografia, senza artifici nè trucchi.

Nel 1943 Cagliari visse alcune delle giornate più tristi della sua storia: i B17, le “fortezze volanti” americane, bombardarono ripetutamente la città distruggendo interi quartieri e trasformandola in un enorme campo di battaglia.La guerra vista attraverso gli occhi di un bambino. Un bimbo down che ha la sfortuna di avere un padre estremamente ignorante e non certo un “campione di sensibilità”.
Giovanni Battista Puddu, factotum del Tribunale di Cagliari, trascorre il suo tempo imparando a memoria le frasi del duce; la sua massima aspirazione è quella di poter dare alla patria uno, due, tanti figli maschi… da mandare a conquistare l’impero! Così quando, il quarto anno di matrimonio, dopo due femmine, la moglie finalmente gli dà il primo maschietto… Giovanni Battista non sta più nella pelle.
La felicità però, nel giro di un paio di mesi, si trasforma in disperazione: l’uomo scopre che il tanto atteso figlio maschio ha dei grossi problemi mentali; non potrà di certo vederlo sfilare con la divisa da Balilla. Decide così di tenere il piccolo nascosto a casa, come se fosse una vergogna.
Paradossalmente, sarà grazie alla guerra, agli allarmi che dal 1943 incominciarono a risuonare in tutti i quartieri di Cagliari, che il bambino potrà uscire per la prima volta dalla sua casa-prigione, correre felice per le strade del quartiere di Villanova sino al rifugio del Terrapieno e conoscere un mondo che sino ad allora gli era stato tenuto nascosto.A conclusione del racconto verrà proiettato un breve documentario “Sembrava di vivere in un film”, con alcune testimonianze, particolarmente significative, di donne e uomini che vivevano a Cagliari durante i bombardamenti del 1943.

Il Cada Die teatro, infatti, in collaborazione con la cattedra di Antropologia Culturale dell’UniversitĂ  di Cagliari e l’ISRE di Nuoro, sta portando avanti una ricerca finalizzata alla realizzazione di un video-archivio con le testimonianze dei “bambini e ragazzi del ’43” che hanno visto la cittĂ  di Cagliari morire sotto le bombe. L’iniziativa ha coinvolto sinora 120 persone di etĂ  compresa tra i 72 e i 101 anni che hanno vissuto in prima persona le tragiche giornate della guerra a Cagliari. Ogni testimonianza contiene momenti di grande emozione: chi ha visto il proprio palazzo sbriciolarsi davanti ai propri occhi, chi è rimasto sotto le macerie per ore o per giorni, chi ha visto morire fratelli, genitori, amici…Lo spettacolo è riservato ai soci dell’Associazione Culturale Hanife Ana teatro jazz.
Il costo della tessera è di euro 5.00 e dà diritto al primo ingresso gratuito.

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