AUGUST STAR WARS – ESPACE S&P – CAGLIARI – FINO AL 31 AGOSTO

gente butti via e osserva con attenzione, come un compositore, quali accordi si possano trovare tra un pettine sdentato e una bambola mozza. E che stabilisce una relazione tra pupazzetti, ruote dentate, specchi da borsetta, molle, viti, bottoni: l’infinitesimo ciarpame sempre a un passo dal cassonetto. Lui raccoglie tutto ciò che è spaiato, inutile, abbandonato. E trova gli incastri e gli accostamenti che fanno di uno spazzolino da denti un elemento verticale buono a bilanciare la forma ovale di una bomboletta. Nel novero dei reperti rianimati da Matteo Ambu, non manca alcuna creatura industriale. Plastica o metallo, per il corpo di sculture che sono assemblaggi ma trovano compattezza e coesione sotto le tinte che coprono e ottundono ogni interstizio. Oro, argento, rosso per guerre stellari condotte a colpi di utensili. Succede che nell’assunzione a materiale d’arte, gli oggetti cambiano di stato. E che nella sapienza dell’autore nel saper calibrare spazio e pieno, trovino un’esatta collocazione. Matteo Ambu non modifica ciò che gli capita in mano. Forchette, bulloni, cerniere lampo, accendini scarichi mantengono la loro identità. Stretti assieme ai loro fratelli, assumano aspetto fantascientifico ma in fondo, a guardarli bene, rimangono elementi concerti e riconoscibili.
Pronte a muoversi nella mappa tattica di pacifiche Star Wars, forme quadrate che somiglino a carri armati, forme ovali come scudi omerici. E totem alti e fitti come obelischi e acute piramidi rovesciate.”
Alessandra Menesini