ZENIA – MURATS – SAMUGHEO – 27 APRILE – 1 GIUGNO 2014ZENIA – MURATS – SAMUGHEO – APRIL 27 TO JUNE 1,2014 Reviewed by admin on . COMUNE DI SAMUGHEO MURATS Museo Unico Regionale dell’Arte Tessile Sarda REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA REGIONE AUTÒNOMA DE SARDIGNA presentano ZENÌA dal 27 apr COMUNE DI SAMUGHEO MURATS Museo Unico Regionale dell’Arte Tessile Sarda REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA REGIONE AUTÒNOMA DE SARDIGNA presentano ZENÌA dal 27 apr Rating: 0

ZENIA – MURATS – SAMUGHEO – 27 APRILE – 1 GIUGNO 2014ZENIA – MURATS – SAMUGHEO – APRIL 27 TO JUNE 1,2014

ZENIACOMUNE DI SAMUGHEO
MURATS Museo Unico Regionale dell’Arte Tessile Sarda
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
REGIONE AUTÒNOMA DE SARDIGNA

presentano

ZENÌA

dal 27 aprile al 01 giugno 2014

Inaugurazione domenica 27 aprile ore 18:00
Museo MURATS

AL MUSEO MURATS SI CELEBRA SA DIE DE SA SARDIGNA CON L’INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA ZENÌA, PROGETTO IN CUI OTTO ARTISTI SI CONFRONTANO CON LE FIGURE DI ALCUNI TRA I PRINCIPALI PERSONAGGI CHE HANNO INFLUENZATO LA STORIA E LA CULTURA SARDA.

Il Comune di Samugheo e il Museo MURATS, con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna, presentano ZENÌA una mostra di arte contemporanea che dialogherà con i preziosi tessuti della collezione tessile del Museo MURATS. Il progetto è composto unicamente da opere inedite ed è stato realizzato appositamente per la ricorrenza de Sa Die de sa Sardigna del 2014.
La mostra verrà inaugurate domenica 27 aprile alle ore 18:00, presso il Museo MURATS e occuperà la sala grande del primo piano. Mentre in tutto il primo piano del Museo sarà visitabile la collezione tessile con l’esposizione permanente dei più pregiati manufatti del tessile sardo. Nello steso giorno dell’inaugurazione, a partire dalle 18:30, si terrà un incontro sulla lingua sarda dal titolo Musica e illustrazione nella cultura sarda. I saperi non verbali a confronto con la lingua in cui interverranno l’etnomusicologo Fabio Calzia e l’illustratore Manuelle Mureddu che parleranno dell’utilizzo della lingua sarda nei campi della musica e dell’illustrazione, nonché sulle ipotesi per colmare il vuoto tra lingua, strumento egemone, e tutte le forme “cadette” di comunicazione non verbale. Mentre l’intervento di Massimiliano Rosa analizzerà il tema delle varianti linguistiche del Sardo di Samugheo e del Mandrolisai.

Il progetto ZENÌA coinvolge otto artisti sardi che si sono confrontati con la descrizione e interpretazione, ognuno con la propria tecnica e stile, di figure storiche che hanno dato visibilità alla storia e alla cultura della Sardegna. Per ogni personaggio è stata realizzata una rappresentazione che cerca di coglierne aspetti trasversali ed intimi in modo da restituire una lettura alle volte indiretta rispetto a quella canonica, ritratto poi completato grazie ad una biografia bilingue in sardo e italiano. La selezione dei personaggi è stata eseguita tenendo conto dell’importanza che questi hanno avuto in generale per la storia della Sardegna.
Con la mostra anche il tema della lingua assumerà importanza attraverso un’esposizione che, con l’utilizzo combinato della lingua sarda e l’arte, racconta i saperi accumulati in secoli di storia, in una prospettiva che spieghi l’unicità della cultura dell’isola e del suo paesaggio culturale. Unicità da intendersi come frutto di tante influenze e connessioni che si innestano su un sostrato che è cresciuto e arricchito con il passare del tempo.

Infatti, Sa die de sa Sardigna, è la festa del popolo sardo che ricorda i cosiddetti “Vespri Sardi”, cioè l’insurrezione popolare del 28 aprile 1794 con il quale si allontanarono da Cagliari i Piemontesi e il viceré Balbiano, titolare del Regno di Sardegna, in seguito al rifiuto del governo torinese di soddisfare le richieste dell’isola. Ma questa data è presa anche come simbolo della lotta di liberazione e di rivendicazione identitaria, a partire dalle prime lotte documentate di Amsicora e Iosto nell’azione di resistenza antiromana durante la seconda guerra punica. Ma questa data, oltre a ricordare le battaglie “fisiche e sul campo” combattute contro gli oppressori ha anche la valenza di ricordare la storia e la tradizione di un popolo che si è sempre sentito culturalmente indipendente anche attraverso personaggi che hanno portato il sentimento di appartenenza attraverso il loro lavoro intellettuale. Oltre ai personaggi storici, come i già citati Amsicora e Iosto, Barisone I d’Arborea, Eleonora d’Arborea, Leonardo Alagon e naturalmente Giovanni Maria Angioy, il giudice della reale Udienza a Cagliari che guidò il movimento antifeudale sino alla sconfitta del 1796, ci furono personalità che si distinsero nel mondo intellettuale per il tentativo di elevare e nobilitare la lingua sarda, come il poeta Gerolamo Araolla che cercò di creare un sardo letterario scrivendo numerose opere in sardo, castigliano e italiano. Ma la Sardegna ha dato i natali anche a grandi letterati di livello nazionale e internazionale che hanno dato lustro alla nostra isola, quali Giuseppe Manno autore di una fondamentale Storia della Sardegna, il premio Nobel Grazia Deledda, Sebastiano Satta, Emilio Lussu, che oltre a combattere con la Brigata Sassari fu tra i fondatori del Partito Sardo d’Azione, Giuseppe Dessì, Salvatore Satta, Remundu Piras e naturalmente Antonio Gramsci.

Nella stessa giornata dell’inaugurazione verrà organizzato l’incontro, dal titolo Musica e illustrazione nella cultura sarda. I saperi non verbali a confronto con la lingua, con l’etnomusicologo Fabio Calzia e l’illustratore Emmanuele Mureddu che indagheranno e metteranno a confronto sa Limba e i saperi non verbali ma anche grande vuoto tra il concetto (legislativo) di cultura e quello di lingua sarda. La lingua infatti è uno degli strumenti privilegiati per la descrizione del mondo e la conservazione dei saperi ed è stato per millenni il sistema di trasmissione per eccellenza. Ma un sistema culturale complesso come quello sardo non è costituito esclusivamente da saperi verbali, ma anche di gesti, sapori e sensazioni che sfociano in manufatti, edifici, musiche e maniere di stare insieme. Fabio Calzia e Manuelle Mureddu analizzeranno alcune ipotesi su come colmare il vuoto tra la lingua, strumento egemone e tutte le forme “cadette” di comunicazione non verbale. Mentre Massimiliano Rosa presenterà una discussione aperta sul Sardo Samughese inserito nella variante Arborense in correlazione con l’area linguistica del Mandrolisai-Barbagia di Belvì e col Barigadu.

Gli artisti coinvolti nella mostra sono: Nicola Caredda, Gianni Casagrande, Gianluca Gelsomino, Narcisa Monni, Manuelle Mureddu, Gianni Nieddu, Vincenzo Pattusi, Giovanni Sanna.

Mentre le personalità sarde rappresentate nel progetto: Amsicora e Iosto, Barisone I d’Arborea, Barisone II d’Arborea, Eleonora d’Arborea, Leonardo Alagon, Giovanni Maria Angioy, Gerolamo Araolla, Giuseppe Manno, Grazia Deledda, Sebastiano Satta, Emilio Lussu, Giuseppe Dessì, Salvatore Satta, Antonio Gramsci, Remundu Piras.ZENIATOWN OF SAMUGHEO
Murats Unique Regional Museum of Art Textiles Sarda
AUTONOMOUS REGION OF SARDINIA
Autonomous Region DE SARDIGNA

have

Zenia

from April 27 to June 1, 2014

Opening Sunday, April 27 at 18:00
Museum Murats

THE MUSEUM IS CELEBRATED Murats SA DE SA SARDIGNA DIE WITH THE OPENING OF THE EXHIBITION Zenia , PROJECT IN WHICH EIGHT ARTISTS CONFRONT WITH FIGURES OF SOME OF THE MAIN CHARACTERS THAT HAVE INFLUENCED THE HISTORY AND CULTURE SARDA .

The City and the Museum of Samugheo Murats , with the contribution of Regione Autonoma della Sardegna , Zenia present an exhibition of contemporary art that dialogue with the precious textile fabrics in the collection of the Museum Murats . The project is composed solely of new works and has been specially created for the occasion de Sa Die de sa Sardinia in 2014.
The exhibition will be inaugurated Sunday, April 27th at 18:00 , at the Museum Murats and occupy the great hall of the first floor. While in the entire first floor of the museum will be open to the textile collection with the permanent exhibition of the finest artifacts from the Sardinian textiles . In the stretched opening day , starting from 18:30 , there will be a meeting on the Sardinian language titled Music and illustration in the Sardinian culture . The knowledge in comparison with the non-verbal language in which they will intervene ethnomusicologist Fabio Calzia and illustrator Manuelle Mureddu who will talk about the use of the Sardinian language in the fields of music and drawing , as well as the assumptions to bridge the gap between language , hegemonic instrument , and all forms ” cadets ” non-verbal communication . While the intervention of Maximilian Rosa analyze the issue of variants of the Sardo Samugheo and Mandrolisai .

The project involves eight Zenia Sardinian artists who were confronted with the description and interpretation , each with its own style and technique , of historical figures who have given visibility to the history and culture of Sardinia. For each character was made a representation that tries to grasp cross-cutting issues and intimate in order to return a reading sometimes indirect in relation to the canonical portrait then completed through a bilingual biography in Sardinian and Italian . The character selection was made taking into account the importance that they have in general in the history of Sardinia.
With the exhibition the theme of language through an exhibition that will be important , with the combined use of the Sardinian language and art , stories and knowledge accumulated over centuries of history , from a perspective that explains the uniqueness of the culture of ‘ island and its cultural landscape. Uniqueness to be understood as the result of many influences and connections that are grafted on a substrate that is grown and enriched with the passage of time .

In fact, Sa die de sa Sardinia , is the feast of the Sardinian people that recalls the so-called ” Vespers Sardis ,” that the popular uprising of April 28, 1794 in which they departed from Cagliari, the Piedmontese and the viceroy Balbiano , owner of the Kingdom of Sardinia , following the government’s refusal to Turin to meet the demands of the island. But this date is taken as a symbol of the struggle for liberation and vindication of identity, from the first documented struggles of Amsicora Iosto and the action of anti-Roman resistance during the Second Punic War. But this date , as well as commemorate the battles of ” physical and Field ” fought against the oppressors also remember the importance of the history and traditions of a people that has always felt through culturally independent personalities who have brought a sense of belonging through their intellectual work. In addition to historical figures, like the aforementioned Amsicora and Iosto , Barisone I of Arborea, Eleanor , and of course Leonardo Alagon Giovanni Maria Angioy , the judge of the real audience in Cagliari, who led the anti-feudal movement until the defeat of 1796 , there were personalities who distinguished themselves in the intellectual world for trying to elevate and ennoble the Sardinian language , as the poet Jerome Araolla who sought to create a Sardinian literary writing numerous works in Sardinian , Italian and Castilian . But Sardinia has also given birth to great men of letters of nationally and internationally who have brought honor to our island , such as Giuseppe Manno author of a critical history of Sardinia, the Nobel Prize winner Grazia Deledda , Sebastiano Satta, Emily Lussier , who in addition to fight with the Sassari Brigade was among the founders of the Sardinian Action Party , Giuseppe Dessi , Salvatore Satta, Remundu Piras and of course Antonio Gramsci.

On the same day of the inauguration, organized the meeting , entitled Music and illustration in the Sardinian culture . The knowledge in comparison with the non-verbal language , with the ethnomusicologist Fabio Calzia and illustrator Emmanuel Mureddu that will investigate and will compare sa Limba and non-verbal knowledge but also a great gap between the concept ( legal ) culture and the language Sardinia. The language is in fact one of the key tools for the description of the world and the preservation of knowledge and has been for millennia , the transmission system par excellence. But a cultural system as complex as the Sardinian is not made ​​up exclusively of verbal knowledge , but also gestures , tastes and sensations that result in artifacts , buildings , music and ways of being together. Fabio Calzia Manuelle Mureddu and analyze some assumptions on how to bridge the gap between language , tool hegemonic and all forms ” cadets ” non-verbal communication . While Massimiliano Rosa will present an open discussion on Sardo Samugheo inserted into the variant Arborense in correlation with the language area of Mandrolisai – Barbagia Belvì and with Barigadu .

The artists involved in the exhibition are: Nicholas Caredda , Gianni Casagrande , Gianluca Jasmine, Narcisa Monni , Manuelle Mureddu , Gianni Nieddu Pattusi Vincenzo , Giovanni Sanna.

While the personality sardines represented in the project : Amsicora and Iosto , Barisone I of Arborea, Barisone II of Arborea , Eleanor , Leonardo Alagon , Giovanni Maria Angioy , Jerome Araolla , Joseph Manno , Grazia Deledda , Sebastiano Satta, Emily Lussier Giuseppe Dessi , Salvatore Satta, Antonio Gramsci, Remundu Piras .

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