TURANDOT – TEATRO LIRICO – CAGLIARI – 17-18-19-21-22 MARZO-9-11 APRILE 2017 Reviewed by admin on . venerdì 17 marzo, ore 20.30 - turno A sabato 18 marzo, ore 19 - turno G domenica 19 marzo, ore 17 - turno D martedì 21 marzo, ore 20.30 - turno F mercoledì 22 m venerdì 17 marzo, ore 20.30 - turno A sabato 18 marzo, ore 19 - turno G domenica 19 marzo, ore 17 - turno D martedì 21 marzo, ore 20.30 - turno F mercoledì 22 m Rating: 0

TURANDOT – TEATRO LIRICO – CAGLIARI – 17-18-19-21-22 MARZO-9-11 APRILE 2017

TURANDOTvenerdì 17 marzo, ore 20.30 – turno A
sabato 18 marzo, ore 19 – turno G
domenica 19 marzo, ore 17 – turno D
martedì 21 marzo, ore 20.30 – turno F
mercoledì 22 marzo, ore 20.30 – turno B
domenica 9 aprile, ore 17 – turno E
martedì 11 aprile, ore 20.30 – turno C

(foto di Priamo Tolu)

dramma lirico in tre atti e cinque quadri
libretto Giuseppe Adami e Renato Simoni, dalla fiaba teatrale omonima di Carlo Gozzi
musica Giacomo Puccini
versione originale incompiuta
omaggio a Pinuccio Sciola

personaggi e interpreti
Turandot Susanna Branchini (17, 19, 22 marzo/11 aprile)/Irina Rindzuner (18, 21 marzo/9 aprile)
Altoum Enrico Zara
Timur Antonio Di Matteo (17, 19, 22 marzo/11 aprile)/Mariano Buccino (18, 21 marzo/9 aprile)
Il Principe Ignoto (Calaf) Rudy Park (17, 19, 22 marzo/11 aprile)/Amadi Lagha (18, 21 marzo/9 aprile)
Liù Olga Busuioc (17, 19, 22 marzo/11 aprile)/Angela Nisi (18, 21 marzo/9 aprile)
Ping Gocha Abuladze
Pang Gregory Bonfatti
Pong Massimiliano Chiarolla
Un Mandarino Filippo Fontana
Il Principe di Persia Enrico Zara
Prima Ancella Vittoria Lai
Seconda Ancella Martina Serra

maestro concertatore e direttore Alpesh Chauhan
Orchestra e Coro del Teatro Lirico di Cagliari
Coro di voci bianche del Conservatorio Statale di Musica “Giovanni Pierluigi da Palestrina” di Cagliari
maestro del coro Gaetano Mastroiaco
maestro del coro di voci bianche Enrico Di Maira

regia Pier Francesco Maestrini, ripresa da Alessandra Panzavolta
scene Pinuccio Sciola
costumi Marco Nateri
luci Simon Corder

allestimento del Teatro Lirico di Cagliari

 

La trama
L’azione si svolge a Pechino al tempo delle favole.
Atto I
Davanti alle mura e al palazzo imperiale di Pechino, il mandarino legge un decreto imperiale: la
principessa Turandot, figlia dell’imperatore Altoum, sposerà il principe che riuscirà a sciogliere tre
enigmi da lei proposti. Sui pretendenti che non riescono ad arrivare alla soluzione si abbatte la scure
del boia. Già undici giovani sono stati decapitati e l’ultimo, il principe di Persia, sta per essere
giustiziato. La folla accorre e, nella calca, travolge un vecchio cieco, sorretto da una fanciulla.
Giunge in aiuto Calaf, che riconosce, nel vecchio, suo padre Timur, re tartaro spodestato, e, nella
fedele accompagnatrice, la schiava Liù, alla quale, in un giorno lontano, lui aveva sorriso, facendola
innamorare. Padre e figlio si abbracciano e, consapevoli del pericolo che ancora incombe su di loro,
promettono di tenere segreta la loro identità.
Sorge la luna e il principe di Persia si avvia al patibolo. La folla invoca la grazia per il condannato,
ma la gelida Turandot, affacciata alla loggia imperiale, la nega.
Calaf rimane profondamente turbato alla vista della bellissima principessa. Invano dissuaso da Ping,
Pang e Pong, ministri del regno, dal padre e da Liù, decide di tentare anche lui la prova dei tre
enigmi. Tre colpi di gong annunciano la sua decisione.
Atto II
In un padiglione i tre ministri rievocano la storia della crudele principessa, per la quale dodici
principi sono morti, e rimpiangono la serenità del tempo passato e della vita nelle casette di
campagna.
Un’enorme folla si è raccolta sul piazzale della reggia per assistere alla prova di Calaf, che si
presenta come Principe Ignoto. Fra squilli di tromba appare Turandot, che spiega le ragioni della
sua crudele pretesa: vendicare l’onta subita una notte dalla sua ava Lo-u-Ling. Inutilmente
l’imperatore tenta di dissuadere il Principe Ignoto dall’affrontare la terribile impresa. Uno dopo
l’altro, Turandot rivolge al pretendente i tre enigmi, ottenendo in risposta le tre soluzioni: “la
speranza”, “il sangue”, “Turandot”.
La principessa, sconfitta, cade nella più cupa disperazione e chiede al padre di non darla in sposa
allo sconosciuto, ma Altoum le ricorda l’importanza del giuramento dato. Interviene allora Calaf,
che si dichiara pronto a morire se ella riuscirà a scoprire, prima dell’alba, il suo nome.
Atto III
Durante la notte gli araldi percorrono la città, alla vana ricerca di qualcuno che possa svelare il
nome del Principe Ignoto. Calaf attende fiducioso l’alba, certo della vittoria. Inutilmente Ping, Pang
e Pong gli offrono oro e fanciulle perché rinunci alle nozze.
Riconosciuti come le persone che avevano parlato col principe, Timur e Liù sono condotti, legati e
insanguinati, dinanzi a Turandot per essere interrogati. Ma la schiava, per salvare il vecchio re e
proteggere il principe che ama, dichiara di essere la sola a conoscere quel nome che non rivelerà
mai, preferendo la morte al tradimento. Dopo aver predetto a Turandot che anche lei si sarebbe
innamorata del principe, sottrae il pugnale a un soldato e si uccide.

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