SAGRA DE SA CARAPIGNA – ARITZO -14-15 AGOSTO 2016 Reviewed by admin on . Programma della Sagra della Carapigna: Domenica, 14 agosto 2016: dalle ore 11,00 alle ore 17,00 – Degustazione della Carapigna, di torrone caldo e miele di Arit Programma della Sagra della Carapigna: Domenica, 14 agosto 2016: dalle ore 11,00 alle ore 17,00 – Degustazione della Carapigna, di torrone caldo e miele di Arit Rating: 0

SAGRA DE SA CARAPIGNA – ARITZO -14-15 AGOSTO 2016

sagra-carapigna-aritzo-manifesto-2016-770x430Programma della Sagra della Carapigna:

Domenica, 14 agosto 2016:

  • dalle ore 11,00 alle ore 17,00 – Degustazione della Carapigna, di torrone caldo e miele di Aritzo
  • ore 16,00 – Apertura stand dell’artigianato, mostre di pittura, lavorazione ed esposizione di prodotti locali
  • ore 22,00 – Spettacolo musicale

Lunedì, 15 agosto 2016:

    • ore 10,00 – Apertura stand dell’artigianato, mostre di pittura, lavorazione ed esposizione di prodotti locali
    • ore 10,30 – Visita guidata al centro abitato di Aritzo
    • dalle ore 11,00 alle ore 17,00 – Degustazione della Carapigna, di torrone caldo e miele di Aritzo
    • ore 22,00 – Spettacolo musicale

SA carapigna è’ un prodotto tradizionale dalle antiche origini, tipico delle zone interne della Sardegna, in particolare Aritzo. Si presenta come un un sorbetto al limone, di colore bianchissimo e dalla caratteristica consistenza simile a quella della neve fresca. Si prepara con l’utilizzo di una sorbettiera in alluminio al cui interno si versa una limonata preparata con acqua, zucchero e limone. Una volta chiusa con un coperchio munito di maniglia, la sorbettiera si introduce all’interno di “su barrile”, una tinozza in legno aperta nella parte superiore. Sul fondo del barilotto e nell’intercapedine intorno alla sorbettiera viene disposto ghiaccio tagliato a pezzi che viene poi cosparso di sale. Il movimento rotatorio impresso manualmente alla sorbettiera contro la superficie fredda, grazie anche all’azione del sale, fa si che la limonata a contatto delle pareti si solidifichi. La sorbettiera viene aperta e il contenuto lavorato con l’ausilio di differenti tipologie di palette, in acciaio e in legno, affinché il prodotto sia il più soffice possibile, di consistenza simile a quelle della neve fresca. L’origine della carapigna risale a tempi molto antichi, quando il commercio della neve costituiva una voce importante dell’economia per quelle zone, Aritzo in particolare. Nel periodo invernale la neve veniva raccolta all’interno di “neviere”, apposite strutture dove veniva costippata e coperta di paglia, felci e terra. Nel periodo estivo il ghiaccio, sottoforma di blocchi, veniva trasportato e commercializzato in tutto il Campidano per i diversi usi e per la produzione del sorbetto. La carapigna rientra fra i “prodotti tradizionali”; con questo termine si intendono quei prodotti agroalimentari le cui metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura risultino consolidate nel tempo, omogenee per tutto il territorio interessato, secondo regole tradizionali, per un periodo non inferiore ai venticinque anni. Il “sistema” dei prodotti tradizionali è regolamentato dal decreto del 18 luglio 2000.

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