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L’ITALIA VERSO LA FASE 2 – COSA CAMBIERA’ (IN MEGLIO!)

VERSO-FASE-2-ARTICOLO-638x425L’emergenza Coronavirus continua in Italia. Ma ieri per la prima volta è arrivato un dato più confortante, sono diminuiti drasticamente i nuovi positivi. Vuol dire che il virus ha rallentato, anche se i casi, specie in Lombardia, continuano ad essere molti. Ecco che allora si può ricominciare a pensare davvero alla “fase 2″, che comincerà ufficialmente dal 4 maggio. Ieri – si legge sul Corriere della Sera – per la prima volta, dopo tanti giorni di angoscia e preoccupazione, Roberto Speranza è apparso più sereno. «Stiamo lavorando perché il 4 maggio i cittadini possano uscire, sempre che i dati lo consentiranno», avrebbe detto durante le videoconferenze, lui che più di ogni altro si è battuto nel governo per la linea del massimo rigore.

A imporre ancora cautela è il rischio che spalancare portoni e cancelli e alzare le saracinesche dei negozi possa innescare una seconda ondata di contagi. Per questo le riaperture saranno deliberate. Si potrà passeggiare anche lontano da casa ma da soli, massimo in due se non si tratta di conviventi e mantenendo la distanza. Mascherina e guanti serviranno anche per spostarsi a casa dei familiari quando non si può stare ad almeno un metro uno dagli altri. Ma con queste precauzioni sarà possibile tornare ad incontrarsi. Il divieto di assembramento rimane — sia al chiuso, sia all’aperto — e servirà a proteggere soprattutto i giovani.

Il rapporto Inail- prosegue il Corriere – raccomanda per gli ambienti dove operano più lavoratori contemporaneamente, soluzioni innovative come il riposizionamento delle postazioni, l’int roduzione di barriere separatorie (pannelli in plexiglass, mobilio, ecc.). Per gli spazi comuni, comprese le mense aziendali, i punti di ristoro e gli spogliatoi, i servizi igienici, deve essere prevista una ventilazione continua degli ambienti, una turnazione nella fruizione nonché un tempo ridotto di permanenza all’interno degli stessi, naturalmente con adeguato distanziamento.

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