CARRASECARE OROTEDDESU – OROTELLI – 11-13-18 FEBBRAIO 2018 Reviewed by admin on . Programma de su Carrasecare Oroteddesu 2018: Domenica, 11 febbraio 2018: ore 14,30 – Piazza in zona Ortivai, in località Mussinzua – Raduno maschere A seguire – Programma de su Carrasecare Oroteddesu 2018: Domenica, 11 febbraio 2018: ore 14,30 – Piazza in zona Ortivai, in località Mussinzua – Raduno maschere A seguire – Rating: 0

CARRASECARE OROTEDDESU – OROTELLI – 11-13-18 FEBBRAIO 2018

thurpos-orotelli-770x430Programma de su Carrasecare Oroteddesu 2018:

Domenica, 11 febbraio 2018:

  • ore 14,30 – Piazza in zona Ortivai, in località Mussinzua – Raduno maschere
  • A seguire – Vestizione de sos Thurpos
  • ore 15,30 – Sfilata de sos Thurpos, sos Thurpeddos e de s’Eritaju, seguita da gruppi di maschere spontanee e carri allegorici
  • A seguire –  Piazza 1 Maggio in località Mussinzua – Festeggiamenti fino alle ore 23:00

Martedì Grasso, 13 febbraio 2018 – Sfilata dei bambini:

  • ore 14.30 – Piazza San Giovanni – Raduno maschere
  • A seguire – Vestizione dei Thurpeddos
  • ore 15,30 – Sfilata aperta dal gruppo dei Thurpeddos e, a seguire, le maschere spontanee dei bambini , che percorreranno Corso Vittorio Emanuele fino a Piazza Su Palu
  • A seguire – Piazza Sau – Festa della pentolaccia per i bambini, fino alle ore 21:00.

 

Domenica, 18 febbraio 2018:

  • ore 15,00 –  Fontana di Iscatthai- Ritrovo maschere
  • A seguire –  Vestizione de sos Thurpos
  • ore 15,30 – Sfilata de sos Thurpos, seguiti dalle maschere spontanee e dai carri allegorici che si concluderà in piazza su Palu
  • A seguire – Piazza su Palu – Pentolaccia per gli adulti fino alle ore 23:00



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La maschera dei Thurpos

La parola thurpos significa cieco ed è una figura del carnevale sprovvista di maschera lignea a differenza delle altre presenti nei carnevali barbaricini. I Thurpos, infatti si aggirano per il paese a volto scoperto, hanno il volto annerito dalla cenere di sughero che è stato bruciato durante la vestizione e vestono tutti allo stesso modo: un cappotto di orbace nero chiamato Su Gabbanu con un cappuccio calato quasi a coprire gli occhi e sopra il cappotto, a mo di tracolla, portano delle grosse funi (su reinacru) o una cinta di pelle da cui pendono campanelle bronzee e campanacci dette picarolos, brunzos, tintinnos, metallas e grillinos . Appesa alla cinta dei pantaloni, portano una zucca piena di vino e un bicchiere ricavato da un corno di bue.

Solitamente avanzano a gruppi di tre: due davanti, abbracciati, nell’intento di trainare un aratro di legno a simboleggiare i buoi aggiogati e condotti dal terzo, il pastore. Oltre questo trio è possibile vedere anche il Thurpos Seminatore che sparge crusca come segno di buona fortuna e anche il Thurpos maniscalco che segue la mandria e mima la ferrata di qualche bue.

La mandria dei Thurpos procede in maniera ordinata fino alla piazza principale del paese dove è possibile assistere ad un trio di Thurpos che carica una persona prescelta del pubblico a cui verrà offerto del vino, e la stessa non verrà liberata fino a quando non contraccambierà l’invito.

Il tutto prosegue sino a tarda sera, quando la pro loco e gli stessi Thurpos offrono al pubblico una degustazione di pietanze e bevande del posto con in sottofondo musica e balli sardi.

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